Microsoft e la PA nella nuvola

di Paolo Iasevoli

3 Maggio 2011 14:00

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PubblicaAmministrazione.net ha intervistato Maria Grazia Filippini di Microsoft sulla sua collaborazione con la Regione Marche per l'abbattimento dei costi raggiunto con l'ammodernamento dell'infrastruttura IT.

Ad inizio Aprile si è tenuto il Worldwide Government Solutions Forum 2011, un’occasione di grande importanza strategica per fare il punto sull’e-Government e non solo. Quali sono le maggiori tendenze emerse da questi 2 giorni di confronti?

Dal Worldwide Government Solutions Forum 2011 sono emerse con forza due tentenze: da un lato l’intenzione e la propensione  a ragionare in termini di soluzioni, ovvero proposizioni a valore specifiche dell’Industry; dall’altro la volontà di rimettere al centro di tutto il cittadino, ovvero il cliente per antonomasia della Pubblica Amministrazione. A mio avviso c’è stato poi una sorta di “filo rosso” nel corso della presentazione delle varie esperienze e practice:  le parole chiave per e-government sono trasparenza, partecipazione, collaborazione che presuppongono informazioni condivise in sicurezza per generare pubblico valore sostenibile.

In quali aree c’è ancora margine d’intervento? Dove, invece, le soluzioni sono già esistenti ma non ancora sfruttate al massimo dalle Pubbliche Amministrazioni?

Io credo che ovunque, nella PA così come anche nel nostro tessuto imprenditoriale, ci siano ampi margini di miglioramento. In Microsoft Italia insieme ai nostri 25mila partner sparsi sul territorio stiamo guidando una vera e propria rivoluzione tecnologica rappresentata dalla cloud (da possesso della tecnologia a ICT come servizi, una nuova concezione della potenza di calcolo e delle applicazioni alla stregua della corrente elettrica,…) e crediamo che proprio il Cloud Computing possa rappresentare una enorme opportunità per recuperare in competitività e per sperimentare gli indubbi benefici originati dalla cloud non solo in termini di business (semplificazione, sviluppo custom marginale, tecnologia come commodity, da investimento a costo), ma anche anche in termini sociali (spazio alla collaborazione, flessibilità, home working, sostenibilità ambientale…).