Wi-fi, la mappa della diffusione in Italia

di Barbara Weisz

15 Aprile 2011 12:00

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Pochi punti di accesso pubblici, nei locali e persino nelle scuole. Italia 14esima al mondo. Trentino e Lombardia le regioni più virtuose, il Lazio punta sulle scuole. Indagine Enter.

Sono pochissimi i punti di accesso disponibili in spazi pubblici, 179 in tutto il paese, che si trovano soprattutto in Emilia Romagna, 43, e Sicilia, 23. Scarse anche le connessioni nei ristoranti e nei locali, nei negozi e nei centri commerciali. Per non parlare delle scuole: sono 37 in tutta Italia quelle che offrono agli studenti l’accesso wi-fi, per lo più concentrate nel Lazio, dove se ne trovano 25.

«L’analisi della diffusione di wireless pubblico – commenta Nicola Sciumè, amministratore delegato di Enter – fotografa un Paese fortemente penalizzato dal gap infrastrutturale. Molte regioni a vocazione turistica non hanno ancora colto le potenzialità di una connessione diffusa, mentre le aree con più hotspot pubblici sono ancora lontane dai numeri fatti registrare all’estero. In questo scenario emergono due elementi di riflessione: da un lato lo sforzo del Governo per dare concretezza all’operazione Banda larga, dall’altro l’interesse crescente delle Pubbliche amministrazioni per la diffusione di bolle Wi-fi in cui abilitare la navigazione libera».

Fra gli esempi virtuosi, la Provincia di Roma, che ha in progetto di portare il wi-fi in tutte le scuole [Leggi la notizia…]. In genere, Sciumè sottolinea come la pubblica amministrazione potrebbe giocare un ruolo di primo piano nella diffusione del wi-fi.

Un settore in cui l’Italia è discretamente posizionata a livello internazionale è quello degli alberghi, dove ci sono quasi 2500 postazioni, numero che ci posiziona al sesto posto nel mondo.