Oggi, nei 27 Paesi dell’Unione europea verrà simulata una guerra tecnologica virtuale che porterà al progressivo blocco di tutti i collegamenti via web, fino al totale crash di Internet. Nel corso della simulazione, che si chiama “Cyber Europe 2010“, gli esperti cercheranno di rispondere nel più breve tempo possibile e nel modo migliore, ad un serie di attacchi attraverso i quali si potrebbe, ipoteticamente, paralizzare i servizi critici in rete dei diversi Stati membri.
L’esercizio è stato organizzato dagli Stati membri dell’UE con il sostegno dell’Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione (ENISA) e del Centro comune di ricerca (CCR). Il test di oggi sarà seguito da un’ulteriore prova, più complessa, dove si passerà dal contesto europeo a quello mondiale.
Si tratta di azioni previste dall’Agenda digitale europea (IP/10/581, MEMO/10/199 e MEMO/10/200) volte al rafforzamento della fiducia nei servizi online e la loro sicurezza. Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea e responsabile dell’Agenda digitale, ha dichiarato: «Questa simulazione è un importante primo passo per collaborare nella lotta alle potenziali minacce online alle infrastrutture essenziali e per assicurare che i cittadini e le imprese si sentano sicuri e protetti quando si collegano in rete».
Al test parteciperanno tutti gli Stati membri dell’UE, affiancati da Islanda, Norvegia e Svizzera, nel ruolo di partecipanti attivi o di osservatori. Sono state coinvolte diverse autorità pubbliche a seconda degli Stati membri: dai ministeri delle comunicazioni alle autorità per la protezione delle infrastrutture per lo scambio di informazioni critiche, dalle organizzazioni per la gestione delle crisi ai gruppi nazionali di pronto intervento informatico e i servizi di sicurezza e intelligence.