È stata inaugurata oggi, a Bishkek in Kirghizistan, la rete per la ricerca e l’istruzione in Asia centrale. Si chiama CAREN (Central Asia Research and Education
Network) ed entro la fine del 2011 collegherà, con una dorsale telematica ad alta velocità, le reti informatiche del Kazakhstan, Krygyzstan, Tajikistan, Turkmenistan e Uzbekistan.
La Commissione europea, attraverso una sovvenzione di 5 milioni di euro, ha finanziato l’80 per cento del progetto. Caren infatti rappresenta una sorta di “via della seta” digitale che garantirà al piano “DANTE” (Delivery of Advanced Network Technology to Europe) l’espansione nelle regioni dell’Asia centrale. Tale piano prevede la costruzione di una infrastruttura telematica globale indispensabile per lo sviluppo della comunità di ricerca mondiale.
Fanno parte del progetto DANTE, le reti GEANT, TEIN, EUMEDCONNECT e ALICE ovvero dorsali digitali che tagliano il globo terrestre da Nord a Sud e da Ovest a Est. CAREN, ad esempio, quando sarà ultimata, connetterà oltre mezzo milione di utenti di ben 500 università e centri di ricerca.
A beneficiare dei collegamenti veloci potranno essere numerosi settori tra cui, la telemedicina, la sismologia, il controllo ambientale, la didattica a distanza. Grazie all’interconnessione con la sua controparte paneuropea GEANT, CAREN garantirà ai ricercatori asiatici, la possibilità di navigare attraverso biblioteche digitali, accedere a banche dati geograficamente ripartite, condividere strumenti scientifici remoti e scambiare, in maniera facile e sicura, enormi quantitativi di dati in tutto il mondo.
Il finanziamento europeo, proveniente per l’esattezza dall’Ufficio di cooperazione EuropeAid della Commissione europea, è affiancato da quello dei paesi beneficiari dell’infrastruttura sulla base di una ripartizione dei costi.
«Il progetto CAREN riflette la strategia della Commissione europea per affrontare una lacuna importante nelle infrastrutture complessive dell’Europa per la ricerca fornendo collegamenti per la comunicazione di dati ad alta portata, ma comunque convenienti, con l’Asia centrale», ha affermato Neelie Kroes, commissario per l’Agenda digitale. «Questo progetto riduce la linea di demarcazione digitale e contribuisce alla modernizzazione e allo sviluppo della ricerca e dell’istruzione in questa regione», ha concliuso.