Banda larga, Ue vara misure complementari

di Lorenzo Gennari

20 Settembre 2010 16:30

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La Commissione europea ha adottato oggi tre misure complementari per favorire l'introduzione e l'adozione della banda larga veloce e ultraveloce nell'Ue

La Commissione europea insegue l’obiettivo “banda larga” e, nel tentare di rendere sempre più fertile il terreno dell’adozione di reti di nuova generazione, ha varato una serie di misure in proposito per raggiungere prima possibile i traguardi a medio termine.

Si tratta di un pacchetto di tre direttive che comprende in primis una raccomandazione sull?accesso regolato alle reti di nuova generazione (NGN), che offre una base giuridica agli operatori delle telecomunicazioni, garantendo il giusto equilibrio tra l’esigenza di incoraggiare gli investimenti e la necessità di salvaguardare la concorrenza.

Quindi è presente una proposta di decisione volta a istituire un programma strategico in materia di spettro radio che, tra i vari obiettivi, assicura la disponibilità dello spettro per la banda larga senza fili. Infine vi è una comunicazione sulla banda larga in cui è illustrato in che modo incentivare al meglio gli investimenti pubblici e privati nelle reti veloci e ultraveloci.

Gli obiettivi da rincorrere sono quelli degli impegni assunti nell’ambito dell’Agenda digitale europea, ossia permettere a ogni cittadino europeo di accedere ai servizi di base a banda larga entro il 2013 e alla banda larga veloce e ultraveloce entro il 2020 (30 Megabit al secondo).

Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea per l’Agenda digitale, ha dichiarato in proposito: «La velocità della banda larga è ossigeno per le comunicazioni digitali, essenziale per la prosperità e il benessere dell’Europa. Queste misure contribuiranno a far sì che i cittadini europei fruiscano di internet in maniera ottimale, all’altezza delle loro aspettative, per poter accedere ai servizi e ai contenuti internet desiderati».

In termini di utilizzo della banda larga, l?Europa geografica detiene i livelli medi più alti pari al 24,8 per cento su scala mondiale, ma per quanto riguarda le infrastrutture, le sue reti devono essere ulteriormente sviluppate e ammodernate. La fibra ottica è appannaggio di appena un europeo su cento (utenza domestica), mentre in Giappone tale tecnologia serve il 12 per cento della popolazione o, per fare un altro esempio, poco meno di un sesto dei sudcoreani navigano attraverso reti super veloci in fibra ottica.

Le misure della Commissione mirano a stimolare ancor più gli investimenti pubblici e privati nelle reti a banda larga veloci e ultraveloci, che, a loro volta, alimenteranno la domanda di servizi forniti tramite le reti a banda larga, innescando così un circolo virtuoso di crescita economica nell’Ue.

Proprio sulle reti di nuova generazione, il presidente dell’Agcom, Corrado Calabrò ha dichiarato, a margine del Festival Internazionale di Cinema e Televisione “Eurovisioni“, che questa settimana si terranno due audizioni: mercoledì con l’amministratore delegato di Telecom Italia Franco Bernabè e giovedì con i rappresentanti degli operatori alternativi. A seguire, sempre giovedì, il consiglio dell’Agcom avvierà una discussione per definire le regole per le NGN e quelle per la gara per i mux.