Dott.ssa Maria Lucchetti (INRCA). Direttore progetto Editoriale “Giobbe”
I siti web hanno sviluppato varie iniziative per coinvolgere l’anziano, soprattutto nei settori della prevenzione e del benessere. Ci può illustrare alcune buone prassi in corso o future?
In questo ambito, più che in altri, dobbiamo fare i conti con degli utenti i cui bisogni di informazione non sono determinabili a priori. Un anziano può cercare informazioni su qualche malattia, ma anche sulle università popolari o della terza età, o ancora sulle possibilità di lavoro in età avanzata. La tendenza è quella di arrivare a differenziare la propria offerta contenutistica, ampliando il ventaglio dei temi trattati. Questo può essere realizzato solo attraverso una nuova concezione dei percorsi di navigazione, offrendo agli utenti più possibilità nella ricerca dell’informazione. Un esempio in questo senso è dato dal portale Giobbe.net, realizzato dall’INRCA. Il sito rimane nell’ambito di una comunicazione di tipo pull: è l’utente che “tira” a sé l’informazione, non siamo noi a “premere” verso di lui (come nel caso della televisione o dei manifesti pubblicitari).
Dott.ssa Alessandra Millevolte (Laboratorio delle Idee. Fabriano). Formatrice
Il prodotto tecnico del progetto è la piattaforma e-learning per erogare una modalità formativa molto personalizzata e innovativa per questo target. Che cosa vi ha spinto a promuoverla e come pensate a incrementare e motivare questo nuovo approccio della formazione continua?
Le esperienze fatte proponendo ad anziani ospiti di case di riposo un approccio all’utilizzo del computer e della rete Internet per le loro esigenze di comunicazione, di gioco e di ricerca di informazioni, ci hanno convinto che ? con adeguate metodologie ? l’anziano è in grado di avvicinarsi al computer in modo positivo e di scoprirne presto i vantaggi che gliene possono derivare. La proposta della piattaforma di e-learning all’interno del progetto trae la sua motivazione dalla possibilità di raggiungere e di “connettere” all’interno di una comunità virtuale, persone over 65 residenti in zone svantaggiate ? come quelle di alcune comunità montane ? che rischiano di essere esclusi dai tradizionali circuiti delle proposte culturali e formative, anche a causa dell’isolamento geografico e degli ostacoli alla mobilità. La possibilità di proseguire con questo nuovo approccio alla formazione, poggia da un lato sulla produzione di materiali formativi ad hoc per il target degli over 65, dall’altro sull’attivazione di un network locale, costituito da enti e istituzioni che a vario titolo si occupano, sul territorio, di attività culturali, di socializzazione e formazione per gli anziani: per coordinare le iniziative, ottimizzare le risorse, creare i presupposti per azioni di sistema che vivano oltre il termine dei progetti.
Dott. Gianni Fiorentini. Assessore alle Politiche Sociali e della Migrazione
Quali sono le opportunità che la Provincia di Ancona può mettere in campo anche per favorire la migliore collaborazione fra le generazioni?
Occorre tenere in considerazione che negli ultimi anni troppi messaggi sono stati usati, purtroppo, per aprire il conflitto generazionale: troppi anziani e pochi giovani, le pensioni che rubano il futuro ai lavoratori di adesso, ecc. Bisogna abbattere questo totem, falso e ingannatore, per restituire al conflitto generazionale una connotazione normale basata sulla necessità del passaggio di consegne e sui cambiamenti prodotti da una sempre più rapida evoluzione sociale. Dunque le politiche da mettere in campo devono creare sempre più momenti di contatto: il lavoratore anziano che trasmette conoscenza al giovane e lo forma, il nonno che svolge un ruolo spesso insostituibile per le esigenze della giovane coppia, ecc. Il contatto deve essere basato sul rispetto e sul concetto ineludibile di passaggio del testimone, sullo scambio delle esperienze e delle conoscenze, l’incontro tra ciò che è consolidato e quanto tende ad evolvere dinamicamente.