Il Programma MEDIA dell’Unione Europea

di Alfredo Bucciante

8 Settembre 2010 09:00

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Supporta le produzioni, i festival e la distribuzione delle opere audiovisuali europee, nonché la formazione e l'utilizzo delle nuove tecnologie

Ad esempio, i festival che hanno ricevuto supporto sono più di cento. Sempre sul sito è possibile visualizzare anche gli importi erogati negli anni precedenti. Ovviamente, non può mancare il contributo alle produzioni indipendenti, che si snoda attraverso tre linee operative. Queste in particolare sono il supporto ai progetti, i finanziamenti agevolati (programma i2i Audiovisual) e i progetti transnazionali che riguardano produttori e broadcaster televisivi.

C’è anche uno specifico progetto sul rafforzamento delle piccole e medie imprese che operano nel settore, considerate l’ossatura dell’intero sistema produttivo. Per quanto riguarda la formazione, essa si snoda in due settori, uno che mira alla creazione di network paneuropei per aiutare stabilmente i professionisti del settore, l’altro punta sulla cooperazione tra le scuole ed università con le imprese audiovisive, anche attraverso tirocini ed appositi programmi di studio.

Sul sito si possono trovare i corsi finanziati da Media, che ogni anno vedono la partecipazione di circa 1.500 operatori del settore e riguardano lo sviluppo di progetti, la gestione finanziaria e l’utilizzo di nuove tecnologie. Il programma cercherà anche di operare nel senso di un bilanciamento tra paesi con maggiore e minore produttività in termini di film, e sostiene la digitalizzazione mettendo in campo misure che ne accompagneranno la diffusione.

La digitalizzazione, insieme con il video on demand, sono infatti visti come un fattore che può contribuire al raggiungimento di una audience maggiore, dal momento che slega le pellicole dal loro supporto fisico. Il programma si occupa, comunque, anche della distribuzione delle opere in senso tradizionale, con un’apposita branca del programma che mira ad incoraggiare la circolazione. Qui il meccanismo si snoda attraverso il supporto agli agenti di vendita, ai cinema e alle proiezioni cinematografiche. C’era anche un finanziamento per la pubblicazione di DVD, terminato però nel 2006.

Anche paesi europei non appartenenti all’Unione Europea, ma al Consiglio d’Europa, possono aderire a MEDIA, oltre a quelli per i quali sono avviate delle procedure di ingresso. Sono ammesse forme di partecipazione al programma totali o parziali. Requisito di base per aderire è l’aver siglato la Convenzione europea sulla televisione transfrontaliera.

Da non confondere con la direttiva Televisione senza frontiere, la principale norma riguardante la politica audiovisiva dell’Unione Europea, la Convenzione nasce in seno al Consiglio d’Europa, ed ha come obiettivo quello di favorire la trasmissione transfrontaliera e la ritrasmissione di programmi televisivi. C’è infine un ambito del programma che guarda all’Europa e ai suoi sempre più frequenti rapporti con paesi terzi: si chiama MEDIA International, e troverà dal 2011 maggior compiutezza attraverso MEDIA Mundus.

Il budget in questo caso è però molto più basso rispetto al programma ordinario: erano 2 milioni di euro per il 2008-2009, che saliranno a 5 per il 2009-2010 e a 15 per il 2011-2013.