La rete è ormai uno strumento indispensabile quasi come la corrente elettrica. Per la Pubblica Amministrazione, un blackout di Internet non è molto diverso, come conseguenze, da un blackout elettrico.
La completa paralisi di un isola come Lampedusa (Agrigento), a seguito dell’interruzione di un collegamento, è il segno evidente di una società che non può più prescindere dalla rete. La causa del blocco dei servizi più importanti degli uffici pubblici e di alcuni esercizi privati sembrerebbe la rottura di un cavo in fibra ottica semisommerso, tranciato probabilmente da un’imbarcazione.
Coinvolte quindi le connessioni ad Internet di hotel e ristoranti, quelle degli uffici del comune, quelle a banda larga dei residenti, dei negozi di ricariche telefoniche e fax online.
Il cavo sottomarino era posizionato nello specchio di mare tra Cala Grecale e Cala Pisana e ha già subito danni simili in passato. Lo scorso Natale ci è voluto più di un mese per riparare la fibra e questa volta i disagi potrebbero essere maggiori a causa della presenza dei primi turisti nell’isola.
L’assessore comunale al turismo, l’economista Pietro Busetta, ha subito contattato la Telecom chiedendo di accelerare i tempi per la riparazione del cavo. Busetta si è rivolto anche agli assessori regionali al Turismo e alle Infrastrutture, Nino Strano e Luigi Gentile sollecitandoli «a intervenire affinché sia trovata una soluzione definitiva al problema che si ripresta con troppa frequenza e che causa notevoli disagi nelle comunicazioni e nell’attività turistica, alla base dell’economia isolana».