Green ICT & ICT for Green

di Valentina Sacchetti

16 Giugno 2010 09:00

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La Commissione Europea invita a fare di più per un'economia efficiente sul piano energetico e basse emissioni di CO2

Gli IT manager possono quindi decidere di affidarsi alle oggi numerose soluzioni proposte dalle più importanti aziende produttrici le quali sono tutte a vario titolo impegnate nella sperimentazione e pratica di soluzioni green IT. Per avere un quadro super partes, svincolato dalle indicazioni di un singolo fornitore, è possibile far riferimento alle indicazioni fornite da alcune organizzazione internazionali, alle quali fanno capo specifici gruppi di lavoro impegnati nella valutazione di soluzioni green IT e nel rilascio di tutorial per gli amministratori. Fra queste si segnalano, in particolare, “Snia”, organizzazione no-profit impegnata nella valutazione di soluzioni di green storage, e il consorzio “Green Grid”, attivo nell’individuazione di best practices per la riduzione del consumo energetico dei data center.

La Commissione Europea, che ha adottato una raccomandazione per favorire questo passaggio, ha chiesto agli Stati membri e all’industria ICT di definire metodologie comuni per misurare il consumo di energia e le emissioni di CO2. A questo scopo, un focus group dell’ITU specializzato in tecnologie dell’informazione e della comunicazione e cambiamenti climatici, ha proposto uno standard per calcolare l’impatto effettivo derivante dall’uso di tecnologie ICT nell’ambito della dematerializzazione (la sostituzione di atomi con bit che prevede, ad esempio, l’acquisto di file MP3 invece che di un CD). Il focus group ITU-T ha stabilito una serie di linee guida per misurare con esattezza queste variabili e dovrebbe presto trasformarle in una Raccomandazione o in uno standard a cui rifarsi per limitare il proprio impatto ambientale.

La raccomandazione, spiega la Commissione, mira ad incrementare i partenariati pubblico-privato. «Il settore ICT può indicare la via verso una crescita maggiormente sostenibile e rispettosa dell’ambiente e dare impulso alla creazione di posti di lavoro verdi» in Europa, ha dichiarato Viviane Reding, Commissario Ue per la società dell’informazione e i media. «Dobbiamo cogliere questa opportunità per porci all’avanguardia nel campo delle tecnologie ad alta efficienza energetica ? non solo perché questo è il modo migliore per ridurre in modo sostenibile le emissioni di CO 2 ma anche perché il potenziale ecologico di tali tecnologie può dischiudere nuove opportunità imprenditoriali per le imprese europee del settore delle TIC», ha aggiunto.