Green ICT & ICT for Green

di Valentina Sacchetti

16 Giugno 2010 09:00

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La Commissione Europea invita a fare di più per un'economia efficiente sul piano energetico e basse emissioni di CO2

La green IT é stata collocata al primo posto fra le tendenze che influenzeranno maggiormente il mondo IT e le imprese operanti nel settore. La filosofia delle green IT, trae spunto dalle “tre R” del movimento ambientalista (ridurre, riusare, riciclare), ma quando si parla di green IT non si tratta soltanto di implementare tecnologie vantaggiose in termini di riduzione del riscaldamento globale e di costi, ma anche di soluzioni in grado di apportare sostanziali miglioramenti alla qualità degli ambienti di lavoro.

Attraverso la riduzione delle emissioni di CO2, del volume degli apparati (senza penalizzazione delle prestazioni) e del rumore. L’attenzione per l’ottimizzazione dei componenti e dei consumi si concentra prevalentemente sui data center, i quali, in funzione dell’alta densità dei componenti (server, storage, networking) toccano elevati picchi di consumo; ciò avviene sia nel caso si tratti di apparecchiature obsolete rispetto agli standard attuali sia per quanto riguarda quei data center di ultima generazione non eco-tech. Per gli utilizzatori, il risparmio energetico derivante dall’adozione di una soluzione ottimizzata rispetto ad un dispositivo standard è quantificabile al 33%.

Da almeno un biennio le più importanti aziende produttrici del settore IT hanno varato programmi di greencomputing, in osservanza delle direttive europee, hanno intrapreso strategie per facilitare il riciclaggio e lo smaltimento della spazzatura elettronica e ridurre al minimo i componenti inquinanti dei quali i device sono generalmente composti (materiali talvolta tossici e con problemi di smaltimento come piombo, mercurio e cadmio). Alcune aziende propongono inoltre soluzioni di smaltimento gratuito degli apparati obsoleti ed hanno avviato iniziative per favorire l’acquisto di tecnologie riciclabili, incentivando i clienti con programmi di partnership ed agevolazioni. Più in generale, la sperimentazione converge sull’individuazione di best practices tali da renderne più convenienti il recupero o il riciclo dei singoli componenti. Tra i punti forti del green approach vanno annoverati, oltre alla riduzione dei componenti pericolosi, anche la riduzione del numero e del tipo dei materiali utilizzati, la standardizzazione delle plastiche per facilitarne il riuso e l’eliminazione dei colori, grazie a produzioni in cui essi sono già compresi nei materiali. Oltre a questo, le aziende puntano soprattutto sull’ottimizzazione dei sistemi e, tramite un’attenta analisi progettuale, all’eliminazione delle componenti IT superflue o ridondanti. Per quanto riguarda la riduzione dei consumi energetici, le soluzioni proposte variano dall’ottimizzazione delle infrastrutture, all’individuazione di nuovi componenti per i circuiti integrati, all’applicazione delle nanotecnologie, alla riduzione dei tempi di preriscaldamento per le stampanti, alla valutazioni di nuovi sistemi di raffreddamento come ad esempio il raffreddamento biomimetico.