Al ForumPA, Pubblicaamministrazione.net ha incontrato Mario Dal Cò, consigliere per l’innovazione del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Andrea Aymerich, Responsabile di Google per il mercato della PA, e Paolo Vannuzzi, General Manager di Global Base, partner certificato dell’azienda di Mountain View per la progettazione e realizzazione di soluzioni basate sul “search”. Durante l’incontro, presentato da Aymerich, Dal Cò e Vannucci hanno spiegato quali sono gli obiettivi e lo stato di attuazione del Protocollo d’Intesa sottoscritto il 23 febbraio 2010 a Palazzo Vidoni tra il Ministro Renato Brunetta, il Country Manager di Google Italia Stefano Maruzzi e il Capo Dipartimento per la Digitalizzazione della PA Renzo Turatto, per applicare il motore di ricerca ai servizi della PA.
Dal Cò ha introdotto il discorso sulle problematiche che la PA deve risolvere in tema di digitalizzazione e di interoperabilità, sulle finalità del protocollo ed i risultati che si intendono raggiungere attraverso gli strumenti che ne fanno parte. Vannucci, invece, ci ha illustrato come gli strumenti possono operativamente aiutare il cittadino ad usufruire dei servizi della PA in maniera più semplice ed intelligente. Infine, Dal Cò ha risposto ad altre domande chiarendo dubbi sulla valenza del Protocollo e dell’utilizzo degli strumenti propri del Web 2.0 da parte della PA.
Quali sono le necessità che hanno portato alla firma del protocollo?
Dal Cò: Il protocollo d’intesa tra il Ministero e Google prende le mosse dalla consapevolezza che l’interoperabilità della PA, intesa come capacità di connessione e dialogo tra le diverse strutture della Pubblica Amministrazione ed i cittadini, è assolutamente insufficiente. Inoltre, la scarsa diffusione nell’utilizzo di Internet e degli strumenti propri del Web 2.0 rende ancora più sentito il problema legato alla trasparenza e alla “accountability” della PA nei confronti del cittadino. Di conseguenza, c’è la necessita di pianificare un percorso, prima di tutto di valenza culturale, finalizzato a ridurre o eliminare gli ostacoli che ancora oggi non consentono ai cittadini di usufruire dei servizi messi a disposizione dalla PA.
Il Protocollo d’Intesa è quindi inteso a risolvere queste problematiche?
Dal Cò: Il Protocollo nasce dall’incontro dell’esigenza della Pubblica Amministrazione di crescere nel proprio processo di digitalizzazione con la capacità di Google di mettere a disposizione i propri strumenti di analisi e di ricerca allo scopo di creare un portale “dinamico”, in cui il cittadino sia in grado di utilizzare in maniera più “intelligente” i servizi della PA. Non si tratta di sviluppare strumenti nuovi, creati ad hoc nell’ambito del progetto, ma di sfruttare al meglio la tecnologia esistente per consentire di comprendere le esigenze dell’utente e allo stesso tempo consentire allo stesso di orientarsi più facilmente tra la miriade di informazioni fornite attraverso i vari portali e siti web pubblici. Sotto questo punto di vista, il ruolo dei motori è centrale nello sviluppo della comunicazione Web 2.0, in quanto alimenta l’interesse del pubblico verso i contenuti della rete.