Realizzare una piattaforma aperta e partecipata sul cinema e la comunicazione audovisiva. È COME, il nuovo portale promosso e coordinato dall’Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna (IBC E-R) all’interno del Piano Telematico dell’Emilia-Romagna. Scopo del progetto è sviluppare un sistema di ricerca unificato e a 360° gradi sul cinema, attivando al tempo stesso nuove modalità di confronto online rivolte alla comunità regionale.
Sul sito, gli utenti avranno la possibilità di ottenere informazioni specifiche su film attuali o del passato, su materiali grafici come le locandine, su registi o attori, colonne sonore, o ancora su interi generi cinematografici. Il tutto tramite e-mail, rivolgendo una richiesta al personale che, nell’arco di cinque giorni, risponderà tramite una delle videoteche che compongono la redazione.
Al momento la redazione è composta dalle videoteche di Cesena, Fiorenzuola D’Adda, Parma, Ferrara, Carpi, e da quella di Riccione intitolata a Ilaria Alpi. Compito del personale delle videoteche è quello di aggiornare i contenuti del portale, oltre a fornire, come appena anticipato, una consulenza specialistica, riguardante l’intero settore della cultura cinematografica, esclusi i pareri legali e giurisprudenziali.
Sul sito, l’utente ha inoltre la possibilità di personalizzare la propria homepage, scegliendo ad esempio il tema grafico. Può anche inserire commenti, recensioni e rating sulle opere catalogate nel portale, o ancora può prenotare le opere o altri tipi di servizi specializzati presso le videoteche, segnalare eventi e incontri in programma, iscriversi ad appuntamenti e iniziative, e infine pubblicare sulla piattaforma materiale video auto prodotto, purché non in violazione dei diritti d’autore o di altre forme di tutela della proprietà intellettuale. Infine, dal portale è possibile accedere a molti altri database e servizi presenti in rete, tra cui YouTube e MyMovies.
Il project manager, Vincenzo Bazzocchi, ha evidenziato le funzionalità web 2.0 del sito: «Il portale è corredato da una serie di widget e funzionalità web 2.0. In questo modo si vuole coniugare l’esperienza e le competenze altamente avanzate in materia di metodologie di catalogazione delle opere sviluppate in ambito bibliotecario, con l’effervescenza e la ricchezza comunicativa tipiche dei social network».