Piccole e grandi sperimentazioni delle ICT nella PA: il caso di Mantova

di Valentina Sacchetti

1 Luglio 2009 09:00

logo PMI+ logo PMI+
Nonostante sia un piccolo comune, Mantova si dimostra attenta ai temi dell'innovazione e propone svariate soluzioni per agevolare il confronto tra il cittadino e la PA

A partire dal censimento si attiverà poi un servizio permanente, gestito e realizzato in partnership con i soggetti che operano a stretto contatto con il mondo della disabilità, che provvederanno direttamente all’aggiornamento e implementazione dei dati per l’utenza. I dati grafici e descrittivi censiti, infatti, sono tipicamente informazioni geografiche (georeferenziate) e dunque solamente in un ambiente geografico (SIT) vengono valorizzati e utilizzati in modo ottimale e completo. Il progetto prevede la distribuzione di informazioni e servizi all’utente via Internet (WebGIS), con la creazione di uno sportello virtuale, grazie il quale sarà possibile ottenere tutte le informazioni relative alla fruibilità della Città di Mantova. Nel progetto è prevista la formazione specifica per la struttura che gestirà le banche dati grafiche e descrittive.

Progetto Città Digitale

L’iniziativa consiste nello scambio e nel passaggio automatico delle informazioni fra tutti gli enti che sono coinvolti in un determinato servizio. Ad esempio, quando un cittadino effettua il cambio di abitazione allo sportello del Comune, quest’atto, in teoria, potrebbe generare un flusso di informazioni registrato dall’anagrafe, dalla Questura e dall’Agenzia delle Entrare in modo da semplificare al massimo la vita del cittadino. Si tratta di un servizio all’utenza orientato alla cooperazione interistituzionale, che riguarda il flusso di informazioni legate al cambio di abitazione e che vede coinvolti il Comune, la Questura e l’Agenzia delle Entrate, all’interno del Progetto Arianna. In pratica si punta alla costruzione di una rubrica di tutti i servizi pubblici in cui vengono catalogate e definite le linee di processo di ciascun servizio, per poi individuare degli standard di comunicazione. Quindi sostanzialmente le amministrazione lavorano sui servizi del loro ambito di competenza.

Oggi dobbiamo comprendere quali sono i modelli di innovazione da scegliere, per consentire ai bilanci e alle organizzazioni dei comuni di trovare le risorse necessarie per dare le risposte semplici ed efficaci al cittadino. Modelli che attraverso la condivisione e lo scambio fra enti, consentano di produrre economie pur mantenendo nella centralità del cittadino e nella semplificazione, gli obiettivi verso i quali continuare a muoversi. Partendo da quest’analisi, oggi e per il futuro, è necessario affrontare un innovazione sostenibile attraverso un approccio ontologico della PA. Tale approccio evolve dalle esperienze passate delle quali condivide alcuni temi come la standardizzazione dei servizi. Oggi, nel rispetto dell’autonomia di ciascun ente, si rende necessario sviluppare soluzioni condivise e concertate, favorendo, attraverso l’uso delle tecnologie della rete, la condivisione della conoscenza e delle best practice.