Poco controllati dai genitori e preoccupati per la loro privacy: a rischio gli adolescenti sul web

di Francesca Mancuso

16 Febbraio 2009 14:30

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Una ricerca di Microsoft e Save the Children mostra che gli adolescenti sul web, in costante aumento, sono sempre più a rischio di cyber-bullismo. Scarsi i controlli da parte dei genitori

Migliora invece il dato che riguarda la richiesta di aiuto agli adulti. Rispetto ad una ricerca del 2007, secondo la quale il 69% dei teenager contattati da sconosciuti non avrebbe mai chiesto aiuto ai genitori, oggi il 38% di essi considera i genitori le prime persone a cui chiedere aiuto, mentre il 30% si rivolgerebbe agli amici.

«La Rete rappresenta un’inesauribile fonte di opportunità per permettere ai giovani di socializzare ed esprimersi liberamente. Lo sforzo necessario è dotare i ragazzi e le ragazze non della paura, ma delle competenze per essere in grado di leggere, decifrare e rispondere in autonomia, in modo sicuro e efficace alle sollecitazioni della rete, soprattutto quando si tratta di gestire le relazioni con gli altri – ha dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia – è responsabilita’ delle istituzioni, degli educatori, dei genitori e dell’industria in genere fare in modo che i teenager possano vivere delle esperienze online positive e prive di rischio».

A margine del Safer Internet Day, dall Polizia Postale e dall’Unicef è partita anche una nuova iniziativa di volontariato: “La scuola ricomincia navigando“, che vedrà impegnati, anche in Italia, più di 50 volontari tra i dipendenti Microsoft. Obiettivo? Informare oltre 3 mila ragazzi nelle scuole sull’utilizzo corretto di Internet e del web e sui rischi connessi alla rete, oltre che stimolare i genitori e le istituzioni come la scuola a fornire un’informazione capillare. A tal fine oltre 3.500 insegnanti seguiranno dei corsi di formazione professionale.