Infrastruttre IT per l’interoperabilità: al via il progetto ICAR

di Stefano Gorla

13 Maggio 2009 09:00

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Allo scorso FORUM PA 2008 è stato illustrato lo stato dei lavori di una sperimentazione in Rete tra ammistrazioni regionali, definita Progetto ICAR

ICAR è direttamente collegato con la SPC, il Sistema Pubblico di Connettività nazionale, rintrando tra le sue prime applicazioni insieme al Processo Telematico e registrazione atti giudiziari, al Sigmater, al Sistema informativo del Lavoro, al Portale delle Imprese, al Repertorio Nazionale Dati Territoriali. Come viene assicurata l’interoperabilità? La risposta è alquanto semplice: tramite l’adozione di standard. In questo senso, il riferimento fondamentale è ai “Web Services” che costituiscono la base per l’interoperabilità e la cooperazione applicativa. I Web Services (che secondo la definizione del W3C sono sistemi software) forniscono una serie di standard per le interfacce software, per i messaggi, per la formattazione ed i protocolli. Ma i Web services sono solo la base. I servizi sono qualcosa di più. Si tratta di “Business Level Services”, ad alto valore aggiunto, che realizzano una funzionalità complessa.

Occorre pertanto una Service Oriented Architecture (SOA). Per realizzare l’obiettivo di sviluppare “Applicazioni Orientate ai Servizi” è necessario supportare lo sviluppo di servizi ad alto valore aggiunto al cittadino. In questo senso il passaggio fondamentale è quello di organizzare i sistemi informatici non solo in base all’organizzazione e all’efficienza interna, ma soprattutto in base ai requisiti del fruitore dei servizi erogati. Ne consegue che la sfida fondamentale per il successo delle “Applicazioni Orientate ai Servizi” si giocherà proprio sull’efficacia delle soluzioni per condividere e rendere interoperabili questi processi. Ciò si collega a livello europeo con la “Networked European Software and Services Initiative“(NESSI) sostenuta dalla Commissione Europea. La piattaforma tecnologica software open source NESSI mira a creare un’infrastruttura per i servizi elettronici europei in grado di competere con gli USA.

NESSI è una iniziativa per la costituzione di una infrastruttura orientata ai servizi di alcune tra le maggiori società europee di software, telecomunicazioni e servizi correlati (BT, Hewlett Packard, IBM, Nokia, SAP e Siemens, Telecom Italia, Engineering), nonché aziende di più piccole dimensioni, università, centri di ricerca e laboratori statali. Oltre a quello già citato, l’obiettivo é quello di stimolare la competitività e nuove e aperte soluzioni destinate alle imprese, al benessere e alla sicurezza dei cittadini. Considerata l’importanza del progetto anche nell’ambito della Strategia di Lisbona per la competitività e l’occupazione, la Commissione Ue si è impegnata ad appoggiarlo anche finanziariamente. Pertanto complessivamente potrà contare nell’arco di sette anni – a partire dal 2005 – su investimenti per 2,5 miliardi di euro.