Farmland, si gioca per curare gli animali

di Stefano Pierini

17 Giugno 2009 09:00

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Scopo del gioco è sperimentare come si comporta un bravo allevatore e quanto è importante in termini di una corretta alimentazione

Gli ambiti del gioco

Su cosa si deve cimentare il bravo allevatore/bambino? Sono 6 le situazioni di allevamento:

  • Un porcile da ristrutturare (lavori per la recinzione)
  • La corretta gestione del porcile (conoscere i bisogni del maiale)
  • Un pollaio strapieno (la gestione dello spazio)
  • Il benessere delle galline (aumentare la quantità di uova deposte)
  • La corretta nutrizione di un vitello (migliore qualità delle carni)
  • La pulizia della stalla (prevenzione di eventuali attacchi di malattie)
  • .

Superate queste prove, si parte con un camion per trasportare 12 animali. Anche sul trasporto degli animali la UE ha emanato precise norme entrate in vigore nel 2007, per evitare che vengano maltrattati e subiscano stress durante lunghi viaggi. Il percorso è tale che bisogna rispettare la velocità e fermarsi per far dar loro da bere, cambiare la paglia, ecc. L’ultima situazione è quella “culturalmente” più impegnativa: si parla di origine dei prodotti. Quest’ultimo è ha un significato importantissimo per valorizzare il nostro made in Italy ed evitare le contraffazioni. Il gioco consiste nel far entrare in un carrello della spesa dei prodotti che cadono dagli scaffali e che devono essere collegati con gli animali da cui derivano. Maggior quantità in un tempo determinato con un minimo da superare (tot. Kg di raccolta) e la prova risulta superata.

Conclusioni

Non essendo nelle modalità del gioco richieste particolari analisi logiche (forse a 9 anni si può avere altre esigenze), rimanendo il tutto a livello di prendere cibi, selezionare oggetti, guidare e muovere le relative frecce e barre spaziatrici, il merito dell’iniziativa europea consiste nel voler sensibilizzare attraverso gli educatori (genitori, insegnanti), tramite la corretta lettura delle parti informative sul “benessere animale?, all’importanza del rispetto della vita dell’animale. Questa metodologia educativa (giocare e conoscere) rappresenta il vero valore del prodotto, che potendo essere utilizzato a prescindere dalla lettura delle informazioni del contesto, potrebbe, senza questo ausilio pedagogico, ridursi a un semplice svago sulla vita degli animali in fattoria.