Banche e Pubblica Amministrazione utilizzeranno presto documenti elettronici dotati di riconoscimento biometrico.
Abi Lab, il Consorzio per la ricerca e lo sviluppo delle tecnologie per la banca dell’Abi, Ossif, il Centro di ricerca dell’Abi in materia di sicurezza e Cnipa, il Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione, hanno sottoscritto un protocollo di intesa volto a rafforzare i rapporti tra Pubblica Amministrazione e Banche.
Alla base dell’accordo lo sviluppo di iniziative e progetti comuni
utilizzando la biometria da applicare alla sicurezza delle identità: impronte digitali, immagini bidimensionali del volto, geometria delle venature della mano verranno utilizzate per carte di identità, passaporti, documenti digitali di ultima generazione.
I documenti di riconoscimento del futuro potranno dunque essere utilizzati
come strumento di identificazione per accedere ai servizi bancari.
Tra le altre attività previste dall’accordo: l’analisi dell’evoluzione delle tecnologie biometriche, lo studio della relativa normativa; la condivisione delle best practice; la definizione di test; la stesura di linee guida condivise e la partecipazione a progetti europei.
Già a partire dal prossimo luglio saranno emessi circa 2 milioni di passaporti elettronici all’anno con un chip che oltre alla foto digitale, già registrata in tutti i passaporti dall’ottobre 2006, conterrà anche le impronte digitali.
Anche questa attività che sviluppa soluzioni tecnologiche che riguardano sicurezza, identificazione e riconoscimento rientrano a pieno titolo tra gli obiettivi previsti dal piano E-gov 2012.
A Roma, l’occasione della firma del protocollo è stata colta anche per presentare i dati del secondo rapporto “Biometria nelle banche italiane” realizzato dall’Osservatorio sulla Biometria dell’Abi: 19 gli istituti censiti tra i quali il 77% utilizza dispositivi biometrici nelle proprie filiali ed il 94% considera la tecnologia biometrica un deterrente per possibili azioni criminali.