Facile incontrare specialmente nelle grandi città bambini e ragazzi le cui famiglie hanno acquistato animali robot (cani, gatti, ecc.) molto simili alla realtà ma che ci lasciano perplessi e ci inducono a meditare sulla qualità delle relazioni umane. Ma la robotica ormai ci accompagna e solo capendone bene il valore e il limite ne possiamo trovare la giusta finalità. Ecco allora la possibilità che i ragazzi siano protagonisti nel progettare, costruire, provare il funzionamento di piccoli robot da loro costruiti in gruppi onde favorire anche il principio collaborativo.
L’idea pioneristica nasce anche in Italia una decina di anni fa sulla scia di esperienze analoghe in ambito Internazionale (Germania, USA, Giappone, ecc.) e si costruisce una rete che oggi riunisce direttamente e/o indirettamente scuole appartenenti ai comuni di Bresso, Corsico, Lainate, Pioltello, Paderno Dugnano, Nova Milanese, Milano, Cinisello Balsamo Gambolò, Brescia, con anche la collaborazione di quattro province: Pavia, Milano, Varese e Brescia. Certamente necessitano di insegnanti dotati dello spirito di impresa e amanti dell’innovazione tecnologica di cui il nostro paese ne ha molto bisogno e dove nel territorio lombardo esiste la possibilità socio-economica dell’utilizzo imprenditoriale.
Il professore Giuseppe di Benedetto, coordinatore del progetto, è l’animatore e parte dell’accordo di rete “IO BAMBINO, TU ROBOT” fra le scuole, per la robotica educativa. L’accordo è consentito dalle norme che regolano il DPR 275/99 (autonomie scolastiche) purché nei piani formativi ne venga prevista la sua attuazione. Accordo di un anno, rinnovabile, con il vincolo per l’adesione che nei POF siano presenti e attuate l’insieme delle attività ricadenti in un laboratorio di robotica educativa.
Le scuole si impegnano ad organizzare eventi, gare di robot, scambi di esperienze, progetti di ricerca ecc. Tra le iniziative di questi ultimi anni portate avanti dalla rete oltre ai laboratori nelle singole scuole coinvolte nel progetto, quella del Festival della Robotica Educativa è quella più significativa, anche, per il suo risvolto di azione di stimolo e di divulgazione dei temi della robotica negli ambiti territori locali in cui, anno dopo anno, si svolge l’iniziativa. La prima edizione del progetto si è svolta nel maggio del 2007 nel comune di Corsico; mentre, nel maggio di quest’anno, la 2a edizione del Festival si è svolta presso il Comune di Bresso (MI).
A questo progetto danno la loro collaborazione, anche finanziaria, le amministrazioni Comunali e le istituzioni accademiche culturali quali: l’ex-IRRE Lombardia, l’Istituto per le Tecnologie Didattiche del CNR di Genova, l’Istituto di Elettronica e Robotica del Politecnico di Milano e il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. All’ultima edizione del Festival hanno partecipato oltre 200 alunni, divisi in squadre con varie tipologie di gara (es. la gara del Bowling, quella dell’Albero della Cuccagna, ecc.) che si sono affrontate con una grande partecipazione emotiva (per non dire quella dei genitori supporters). Gli obiettivi futuri della rete rispetto all’iniziativa sono di allargare la partecipazione delle scuole espandendo anche la collaborazione agli istituti superiori.
Recentemente il progetto è stato presentato, insieme ad altre esperienze (es. robot@scuola, network di 35 scuole, finanziato da alcuni anni dal MIUR; il progetto IROMEC, progetto triennale transnazionale finanziato nel 2006 dalla Commissione Europea e specifico per l’applicazione della robotica per i disabili, con la partecipazione per l’Italia delle Università degli Studi di Siena e della Valle d’Aosta) a Roma presso il Dipartimento di Informatica e Sistemistica, per un confronto fra vari operatori (psicologi, ingegneri,robotici, insegnanti) sulle potenzialità del suo impiego in ambito educativo.