Viviane Reding, commissario europeo incaricato della società dell’informazione e dei media ha dato all’industria l’ultimatum per tagliare i costi del roaming sms e dati.
Da uno studio condotto dalla società di consulenza olandese Connect2Roam per conto della stessa commissione europea, è emerso infatti che gli operatori mobili applicano tariffe al dettaglio molto aggressive per poter competere con le offerte a banda larga, ma scoraggiano l’uso dei servizi dati all’estero praticando tariffe troppo elevate rispetto a quelle praticate sui mercati nazionali.
«Se i dati resteranno questi, sarà ancora necessario un intervento regolatorio», ha più volte sottolineato la Reding, che rimane convinta dell’importanza dei servizi dati mobili e ricorda anche il ruolo da apripista svolto dall’Europa.
Nella Ue l’utilizzo delle connessioni Internet mobili è cresciuto, ma le alte tariffe roaming per la trasmissione dati continuano a ostacolare l’utilizzo dei servizi all’estero. A limitare ulteriormente l’utilizzo dei servizi dati all’estero, anche la scarsa trasparenza delle tariffe, applicate in base al volume dei dati scaricati e spesso poco chiare.
Secondo i dati forniti dalla Gsm association, il prezzo medio al dettaglio del roaming dati è sceso del 25% nell’anno concluso ad aprile 2008, mentre nello stesso periodo il traffico è incrementato del 75%. Scaricare un megabyte di dati all’interno della Ue costa mediamente 5,06 euro, rispetto ai 5,62 euro che si pagavano nel quarto trimestre 2007. Anche il prezzo medio del roaming per gli sms è sceso del 18%.
Il regolamento comunitario sul roaming è limitato alle chiamate vocali e scade il 30 giugno 2010, non c’è pertanto ancora una direttiva che fissi un tetto massimo per i costi per lo scambio dati, come accade ora per le chiamate voce. La Reding invita però gli operatori mobili a reagire alla sua richiesta di propria iniziativa riducendo ancora le tariffe e cercando di percorrere la via della trasparenza.