Misurare le performance di sistemi ICT nella PA

di Valentina Sacchetti

29 Ottobre 2008 09:00

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La qualità di misurazione delle performance dipende dalla disponibilità di dati corretti e rapidi e dalla disponibilità di indicatori appropriati

In tale contesto il monitoraggio è diventato lo strumento essenziale capace sia di attenuare i problemi conseguenti alla transizione da regimi di concessione di lunga durata verso forme di outsourcing delle prestazioni di servizi ICT, sia di aumentare l’apertura del mercato informatico in ambito pubblico nel rispetto delle direttive comunitarie. Il CNIPA ha recentemente pubblicato un bando di gara per realizzare un primo tassello di una visione integrata dei sistemi di misurazione delle performance nella PA, mettendo a gara la fornitura di un servizio di controllo di gestione, contabilità analitica e controllo di gestione da erogare in modalità ASP alle PA. Questo servizio permetterà di contenere la spesa per l’acquisto e la gestione di tali sistemi e consentirà alle PA di poter disporre in tempi brevi di questi strumenti ICT, avviando l’automatizzazione del flusso di dati nella catena dei sistemi contabili della Pubblica Amministrazione.

Un valido esempio di amministrazioni che sono istituzionalmente interessate a elaborare gli output di tali sistemi e trarrebbero notevole giovamento dall’automazione dei flussi informativi in questo settore si sono incontrate al convegno di avvio del progetto “e_demps” svoltosi a Pesaro nel 2006. Il primo progetto finanziato dal bando di e-democracy presentato in un convegno pubblico, testimonianza, quindi, che si passa dalla fase di preparazione dei progetti alla loro attuazione; inoltre, il progetto è particolarmente importante per l’oggetto su cui si esercita la sperimentazione della partecipazione attraverso le tecnologie ICT, cioè la Pianificazione strategica.

La dimensione locale del progetto sottolinea che la maggiore complessità dei problemi che oggi ci troviamo ad affrontare è presente anche nelle scelte di ordinaria amministrazione delle PA, perciò il piano strategico di Pesaro è nato dall’esigenza di far dialogare i diversi interlocutori della città sullo sviluppo di progetti in grado di interpretare le esigenze della collettività. Pesaro ha iniziato il suo processo di pianificazione strategica nel 2001 ed è stata tra le prime città italiane di medie dimensioni a cimentarsi in questo processo, forse è per quest’esperienza pluriennale che Pesaro è riuscita a candidarsi e ottenere un finanziamento importante su un progetto che coinvolge altri 16 comuni italiani.