Brunetta: la PA come un’azienda

di Roberta Donofrio

13 Maggio 2008 12:00

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Il ministro della Funzione pubblica interviene al ForumPa annunciando grossi cambiamenti nelle pubbliche amministrazioni: via la carta dagli uffici e licenziamento per impiegati fannulloni

Banditi gli sprechi dalla Pubblica Amministrazione: è il laconico monito che il neo ministro dell’Innovazione e della Funzione pubblica, Renato Brunetta ha pronunciato all’inaugurazione del Forum della Pubblica amministrazione.

Secondo il ministro gli enti pubblici dovrebbero ricorrere agli stessi strumenti adottati dalle aziende private per sbarazzarsi di personale negligente e assenteista: «ci sono le leggi che consentono la cassa integrazione e il licenziamento, solo che non sono mai state utilizzate. Il clima nel Paese, però, adesso è cambiato. Lo chiede il Paese di intervenire e non il professor Brunetta».

E prosegue ancora: «Le Pubbliche Amministrazioni sono un miracolo, è una organizzazione che manca di strumenti di governance eppure funziona. Non falliscono, ma forniscono prodotti “subottimali”, devono invece comportarsi come un girasole: orientarsi ai bisogni di cittadini e imprese. Occorre introdurre la soddisfazione del cliente finale che paga e deve essere soddisfatto».

Un altro punto a sfavore della Pubblica Amministrazione resta l’utilizzo della documentazione cartacea. Nonostante l’adesione alla normativa sul passaggio dei documenti al digitale, sono ancora tanti i soggetti pubblici che fanno uso della carta e le scuole detengono il cattivo primato. Ma entro 18 mesi la carta dovrà essere eliminata e tutti i contenuti reperibili in rete, incluse le pagelle.

Brunetta ha le idee chiare e per la realizzazione dei suoi obiettivi ha già annunciato un piano d’azione che prevede un patto con dirigenti e sindacati: «la gente si aspetta cose drastiche: non sprechiamo questo momento emozionale. Se le organizzazioni sindacali e i dipendenti accetteranno questo approccio avranno raggiunto un grande risultato, se no saranno marginalizzati».