Gli “scontrini parlanti” e la nuova tessera sanitaria

di Ignazio Burgio

24 Gennaio 2008 09:00

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Con l'inizio del 2008 cambia la normativa riguardante il rapporto tra cittadini e Sanità: la nuova tessera sanitaria diventa pienamente operativa e mostra tutte le sue potenzialità nel monitoraggio della spesa farmaceutica

Monitorare la spesa sanitaria

Se questo è il panorama sanitario e farmaceutico nazionale, la Regione Sicilia intende sfruttare al meglio le nuove procedure informatiche per mettere ordine soprattutto nella spesa farmaceutica – da essa stessa definita “fuori controllo” – che nel 2006 ha raggiunto il 17,70% del Fondo sanitario regionale, cioè di quasi cinque punti superiore al tetto massimo stabilito per legge, ovvero il 13%.

Con alcune direttive varate nello scorso anno ? in primo luogo la legge regionale n. 12 del 2-5-07 ? l’Assessorato alla Sanità ha raccomandato ai medici di base ed ai farmacisti di dare la priorità ai farmaci generici dotati del miglior rapporto costo/beneficio (salvo diverso parere del medico curante giustificato da adeguata documentazione clinica).

Tramite altre disposizioni pubblicate sempre lo scorso anno il governo regionale siciliano ha esplicitamente raccomandato alle ASL locali di servirsi della Tessera Sanitaria e delle informazioni di ritorno ricavate dal suo regolare utilizzo nelle farmacie per monitorare il rispetto delle disposizioni di cui sopra da parte di medici di base e farmacisti. Cosa naturalmente più facile a dirsi che a farsi.

Come nel caso anche di altre regioni, in Sicilia sono numerosissime le piccole farmacie di provincia i cui addetti trovano non poca difficoltà a servirsi delle nuove tecnologie e ad assumere anche la veste di operatori informatici, quando non vengono messi in difficoltà dagli stessi medici curanti. Basti pensare ad esempio che in molti casi nelle ricette il codice fiscale si trova inserito a penna, e non stampato dal programma gestionale come dovrebbe essere, cosa che rende impossibile al lettore ottico rilevarlo correttamente, costringendo il farmacista ad inserirlo manualmente con il rischio di commettere errori.

L’utilizzo generalizzato della tessera sanitaria da parte di utenti e farmacisti dovrebbe in teoria ovviare a tali difficoltà, ma come fanno notare in molti, ciò sarà possibile solo a seguito di una campagna informativa non solo da parte delle farmacie e delle loro associazioni, ma anche da parte dello stesso governo nazionale sui vari mass media. Il che non è ancora avvenuto.

Ma come si ricava dal documento programmatico “Atto di indirizzo per la politica sanitaria nel triennio 2007-2009 e per l’aggiornamento del piano sanitario nazionale” (p. 11) la Regione Sicilia si aspetta in realtà altre preziose informazioni dall’utilizzo generalizzato della tessera e dalla puntuale spedizione dei dati delle ricette.

L’obiettivo è «raggiungere in tempi certi, ancorché compatibili con l’allestimento tecnico, standard informatici in grado di “leggere”, per ogni prescrittore e per ogni utente, l’andamento individuale della spesa farmaceutica e, in generale, delle prescrizioni a carico del SSR. Verificare, sulla base di dati attendibili e validati, se esista la possibilità di attribuire ai MMG (medici della mutua) tetti di spesa per il consumo farmaceutico. Individuare, con utilizzo della carta sanitaria individuale, il numero massimo di farmaci prescrivibile per ogni assistito, stabilendo opportune ed estensive deroghe per i pazienti certificati come cronici».

È ovvio che tali obiettivi ? che non coinvolgono tanto i farmacisti, quanto in primo luogo i medici di base ? possono essere perseguiti solo con un dettagliato e costante monitoraggio delle prescrizioni farmacologiche, sulla base delle relative informazioni telematiche di ritorno, tramite le quali poter costruire la storia dettagliata dell’attività dei medici, dei medicinali e finanche dello stato di salute dei singoli assistiti.