La Pubblica Amministrazione si fa spazio su Second Life. E lo fa allestendo un mondo virtuale a cui i cittadini possono accedere per ottenere una risposta alle loro esigenze.
Teatro della rappresentazione è di nuovo il COM-PA, l’evento di Bologna che oggi chiuderà i battenti.
Di questi argomenti si è parlato durante il convegno “Istituzioni e cittadini su “Second Life”: la Pubblica Amministrazione in 3D”.
Second Life è una realtà virtuale che raccoglie circa 10 milioni di utenti in tutto il mondo, con il 46,8% concentrati in Europa e con una presenza femminile pari al 42%. Dunque, un’ottima piazza virtuale che può essere utilizzata come strumento per rispondere alle richieste e ai problemi dei cittadini.
Al convegno ha partecipato, tra gli altri, Marco Villani del Ministero degli Affari Esteri, affermando che sull’isola creata dal Ministero stesso (l’Istituto di Cultura Italiana) è «in corso di realizzazione un URP virtuale interamente gestito da personale diplomatico in servizio all’Ufficio Stampa, data la sensibilità dei temi trattati, mentre è ormai prassi abituale raccogliere gli addetti culturali sparsi nelle nostre sedi, per riunioni di programmazione fatte “fisicamente” dai loro avatar su SL.».
Sempre sul tema dei mondi virtuali e la PA, nei giorni scorsi è stato presentato il primo World Hospital su Second Life.
Un progetto che intende riunire associazioni, fondazioni e istituzioni che si occupino di sanità all’interno di un’unica struttura. Si punta, infatti, ad ottenere una risposta favorevole dal Ministero della Salute, l’Università statale di Medicina di Milano, il Telefono Rosa, l’Istituto Nazionale dei Tumori, l’Avis e molte altre. Ma la lista, come fanno sapere i progettisti, è ancora molto lunga.
Obiettivo? Semplificare i rapporti tra le diverse strutture ospedaliere e fornire, in tempi rapidi, informazioni sulla ricerca, la didattica, la formazione e qualsiasi altra questione inerente le strutture ospedaliere.