Ha sede in un luogo nascosto e segretissimo, posto all’interno del Grande Raccordo Anulare di Roma: è il Centro Unico di Backup (CUB) dedicato ai dati sensibili raccolti dalla Previdenza Sociale.
Un progetto portato avanti dallo CNIPA in collaborazione con INPS, INAIL, INPDAP e iPOST, servendosi dell’apporto tecnologico di IBM che ha fornito tutte le apparecchiature informatiche e il know-how sulla sicurezza informatica.
È la stessa IBM a darne notizia, parlando del CUB come di un sistema in grado di garantire ai vari istituti «continuità operativa e dei servizi telematici anche in caso di attacco, guasto, crollo, terremoto, incendio, black-out o distruzione dei rispettivi Centri di Elaborazione Dati».
Un apparato che è stato messo alla prova nel corso di una intera giornata, impegnando un centinaio di persone responsabili di oltre 150 server e circa 400 terabyte di dati.
Ma non è stato solo l’apparato informatico ad interessare le misure di sicurezza del CUB. Gli ideatori hanno infatti lavorato alacremente anche sul lato “fisico”: l’edificio nel quale è situato il dataserver, che si estende per oltre 13 mila metri quadri, è infatti circondato da un fossato per evitare possibili danni da allagamento, oltre che attrezzato con sistemi antisismici, antincendio e antintrusione.
Ora il CUB potrebbe diventare un vero e proprio esempio per altre amministrazioni pubbliche, sia per la semplificazione dei sistemi di gestione centralizzata, sia per la sicurezza estrema offerta ai dati conservati.