Il Governo potrebbe affidare all’Enel l’importante ruolo di realizzare la nuova infrastruttura di rete su fibra ottica con cui portare la banda ultralarga a tutti gli italiani o almeno per rispettare gli impegni dell’Agenda Digitale Europea che prevedono l’obbligo di offrire connettività sino a 100 Mega almeno al 50% della popolazione. Enel avrebbe, infatti, tutte le carte in regola per realizzare in tempi stretti, si parla di 3 soli anni, la nuova infrastruttura.
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L’azienda energetica italiana dispone infatti di cavidotti, centraline e tutto un’insieme di infrastrutture che potrebbero ospitare i cavi in fibra ottica senza problemi e soprattutto senza dover imbastire dispendiosi cantieri per la posa della fibra. La scelta dell’Enel sarebbe da ricondursi anche agli attriti tra l’esecutivo e gli altri operatori, in particolare Telecom Italia, che starebbero difendendo ancora la vecchia rete in rame mentre il Governo punterebbe alla fibra per garantire agli italiani tutti i vantaggi della vera banda larga per accedere a servizi come la TV in alta definizione in streaming. Enel, inoltre, grazie alla sua capillare rete elettrica permetterebbe di raggiungere anche le zone a così detto fallimento di mercato, dove oggi gli operatori non investono andando così contestualmente ad eliminare il problema del digital divide. Nessun timore, inoltre, per un eventuale monopolio sulla connettività a banda larga da parte dell’Enel perché la società ha detto di non voler sbilanciare il mercato. La rete dunque apparterrebbe allo Stato che la concederebbe in uso ai provider. In apparenza nessun problema anche dal punto politico perché il Premier Matteo Renzi ha sottolineato che “Non spetta al Governo fare piani industriali” ma che presto porterà il futuro ovunque.