Microsoft ha pubblicato il nuovo report sulla sicurezza Security Intelligence Report (SIRv15) tramite cui si apprende dei rischi che corrono quegli utenti che si ostinano a non sostituire Windows XP con un sistema operativo più recente. Varie le minacce informatiche evidenziate dal team di Redmond, che invita a aggiornare la propria piattaforma al più presto, scegliendo Windows 7 o ancora meglio Windows 8.
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Le statistiche si basano su dati raccolti in oltre 100 Paesi e di particolare rilevanza sono appunto quelle relative all’uso di Windows XP. Il software è ormai alla fine del proprio ciclo di vita ma è ancora utilizzato dal ben 21% degli utenti PC. Questi utenti corrono un rischio maggiore di esser infettati dai malware pari a ben sei volte rispetto a coloro i quali hanno scelto una release di Windows più recente.
Il tasso di infezione di Windows XP è poi di 1,5 volte superiore a Windows Vista e tre volte superiore a Windows 7. Si sta parlando comunque del Service Pack 3 (SP3), dunque l’ultima versione di XP.
Si tratta di un rischio di infezione troppo alto per essere sottovalutato e peraltro Microsoft ricorda come a partire da aprile 2014 sospenderà per sempre il rilascio degli update dedicati a Windows XP: gli utenti che ancora lo hanno installato saranno dunque da allora del tutto sprotetti, e correranno ancora maggiori rischi per la sicurezza del proprio sistema e dei dati in esso archiviati.
Secondo il gruppo guidato da Steve Ballmer, il motivo dietro ai maggiori pericoli derivanti dall’uso di Windows XP risiede nei malware: quelli più comuni sfruttano le vulnerabilità che invece non hanno trovato nei Windows più recenti, inoltre data la grande penetrazione di questa piattaforma gli hacker si sono concentrati a lungo prendendola come bersaglio. Windows XP è stato rilasciato quasi dodici anni fa, un’eternità in termini tecnologici.