Prima l’attacco a Kernel.org, il server dove sono ospitati i sorgenti di Linux, adesso quello verso Linux.com e altri portali ufficiali della Linux Foundation. È così che i cracker hanno preso di mira il celebre Pinguino con attacchi informatici mirati, i cui danni non sono stati ancora quantificati dalla stessa fondazione che si occupa di diffondere Linux nel mondo.
Il nuovo attacco risale all’8 settembre e sembrerebbe legato in qualche modo al primo attacco portato verso i server del kernel di Linux. I motivi di tali azioni rimangono ancora sconosciuti, ma nei fatti questi atti hanno portato Linux Foudation a mettere offline i server per effettuare una stima degli eventuali danni e rimediare così alla situazione, cercando quindi di chiudere le falle sfruttate dai cracker.
Nel frattempo, la Linux Foudation ha invitato tutti gli utenti che hanno accesso ai server di modificare la propria password e di rigenerare i certificati usati per accedere tramite il protocollo SSH, i quali sono quelli più a rischio a causa degli attacchi.
Più sicura è invece la situazione per quanto riguarda il codice sorgente di Linux, dato che le misure di protezione impediscono la modifica del codice senza che la notifica sia inviata all’intero team.