È accaduto con il terremoto in Giappone e sta accadendo di nuovo in queste ore con la notizia della morte di Osama Bin Laden, lo sceicco saudita ucciso questa notte dalle forze speciali americane in Afghanistan durante un’operazione militare: come sempre capita quando una notizia attira un’ampia eco mediatica in tutto il mondo, i soliti criminali informatici entrano in azione approfittando della “sete di sapere” degli utenti Internet, i quali proprio in questi frangenti si riversano sui vari motori di ricerca cercando nuovi dettagli sulla notizia del momento.
La keyword con il nome del capo di Al Qaeda è diventata oggi una delle più cercate e ha convinto i criminali del Web a far partire i soliti attacchi blackhat SEO, cioè degli attacchi che sfruttano il posizionamento sui motori di ricerca per presentare agli utenti dei link ingannevoli, i quali, una volta attivati, portano a siti in grado di diffondere virus e altre minacce.
Secondo quanto segnalato da alcuni ricercatori di sicurezza, se si cercano immagini di Osama Bin Laden su Google, può capitare di imbattersi in siti che offrono un falso antivirus, presentato come “Il miglior antivirus del 2011”, ma che in verità porta solo all’installazione di un trojan riconosciuto da Kaspersky come “Trojan.Win32.FakeAV.cvoo“.
Il consiglio è quindi quello di diffidare dal navigare tra siti di dubbia provenienza e cercare le informazioni esclusivamente su portali di notizie conosciuti.