La situazione in Giappone resta critica sia per gli effetti del terremoto / tsunami, sia per l’emergenza nucleare a Fukushima. Lo stiamo ribadendo spesso, in questi giorni, ma sono proprio situazioni come queste quelle in cui i cracker sguazzano di più. L’interesse globale, infatti, si concentra in poche parole di ricerca chiave e il cracking raggiungendo gradi di efficacia temibili.
Si è già detto dei rischi legati alla chiave di ricerca “most recent earthquake in Japan”; ora Websense ha deciso di estendere l’allarme, spiegando il tipo di attacchi cui stiamo assistendo in questi giorni: si va dal phishing più banale, ma non per questo meno pericoloso, alla diffusione di roguewar o FakeAV (falsi antivirus), come il Mal_FakeAV-25 di cui abbiamo già dato notizia.
Ovviamente non mancano le “mail fittizie” che chiedono donazioni – attenti a non regalare le chiavi di accesso per il vostro Internet Banking! – e le applicazioni Facebook malevoli.
Insomma, il più grande disastro della storia del Giappone dalla fine della II Guerra Mondiale rischia di diventare una manna dal cielo per i cracker di tutto il mondo e una minaccia per pc e conti bancari.