Il sospetto che dietro al worm Stuxnet ci siano stati i servizi segreti israeliani e statunitensi non gira solo a Teheran. A diversi mesi dalla messa in atto del noto attacco al sistema industriale dell’Iran – attraverso le sue centrali nucleari – è tempo di bilanci.
Secondo Symantec, sarebbero ben 5 i complessi industriali colpiti dal malware negli ultimi 10 mesi, con conseguente blocco delle turbine per l’arricchimento dell’uranio.
Il contagio, lo ricordiamo, non sarebbe avvenuto via Internet ma via penna USB, con l’obiettivo a infettare l’intera rete aziendale. Ad essere intaccato sarebbe stato uno specifico software di controllo industriale sviluppato dalla Siemens.
Fonti iraniane parlano di 1000 turbine fermate, a fronte delle 9mila totali. Se le cose stessero così, dunque, tirando le somme l’attacco industriale sarebbe grave ma complessivamente contenuto. Certo, come sempre in questi complessi e delicati casi, sono dati che vanno considerati alla luce dei diversi punti di vista!