Il recente restyling della pagina dei profili ha destato molte polemiche relativamente al numero maggiore di informazioni che gli utenti potrebbero rendere pubbliche. Gli sviluppatori di Facebook continuano la loro opera di aggiornamento del social network, introducendo l’Automatic Photo Tagging, con lo scopo di semplificare la condivisione delle foto tra gli amici. Questa nuova feature rischia però di innescare una nuova ondata di proteste.
Lo scorso mese di ottobre era già stato introdotto il tagging di gruppo, con il quale l’utente può scrivere il nome di una persona e taggarla in tutte le foto del gruppo in cui è presente, senza selezionare le foto una alla volta. Il tagging automatico semplifica ulteriormente questa procedura.
Ogni volta che un utente effettua l’upload di una foto, Facebook utilizza un software di riconoscimento facciale, confronta la foto con quelle presenti nel profilo e inserisce in un gruppo tutte le foto che contengono il volto della stessa persone, suggerendo il nome dell’amico.
Il problema relativo alla privacy nasce perché questa nuova funzionalità è attivata di default e dunque molti utenti potrebbero essere taggati contro la loro volontà. Per disattivare il suggerimento dei tag è necessario modificare la voce “Suggerisci le mie foto agli amici” nella pagina delle impostazioni personalizzate sulla privacy. Rimane comunque attivo il tagging manuale.
Per adesso la funzionalità è disponibile solo per gli utenti degli Stati Uniti, ma a breve sarà estesa al resto del mondo.