Continua ad infettare computer su computer Stuxnet, il worm che ha fatto parlare di sé recentemente per aver attaccato diversi sistemi informatici Siemens e messo a rischio la sicurezza delle centrali nucleari in Iran.
È notizia delle scorse ore infatti che la minaccia è arrivata ad infettare diversi milioni di computer in Cina, giungendo perfino ad intaccare la sicurezza di 1.000 impianti industriali, secondo i dati forniti da alcune aziende cinesi produttrici di software antivirus.
Con il passare dei mesi, Stuxnet si sta configurando come una vera e propria macchina da guerra, capace di fare enormi danni e di colpire interessi di grandi gruppi e istituzioni.
Parallelamente al successo della minaccia è inoltre partita una campagna di attacchi SEO, i quali sfruttano la notevole popolarità del worm ottenuta in Rete per posizionare link pericolosi tra le SERP dei vari motori di ricerca.
Si aprono insomma scenari foschi per la sicurezza informatica dei principale paesi del mondo, tanto che la stessa Unione Europea pare stia cercando di correre ai ripari in modo da rafforzare le difese e contenere così l’impatto che un eventuale attacco provocherebbe negli Stati membri.