David Barksdale, 27enne ingegnere informatico ritratto nell’immagine qui a fianco, è stato licenziato da Google nel mese di luglio per essere stato sorpreso a sbirciare negli account e nei dati personali di alcuni utenti, quattro dei quali minorenni. Non si tratta del primo caso di questo tipo che coinvolge dipendenti (ormai ex) della società. L’azienda di Mountain View, comunque, ha adottato una linea severa nei confronti dei propri collaboratori sorpresi in attività di questo tipo, in nome della tutela dell’utenza.
Stando alle indagini condotte da un team interno, Barksdale avrebbe per mesi approfittato della propria posizione privilegiata (Site Reliability Engineer) per accedere agli account di alcuni ragazzi dopo averli incontrati nel corso di un meeting organizzato a Seattle. In particolare, avrebbe ascoltato senza permesso le conversazioni di un quindicenne su Google Voice, dopo che l’adolescente si era rifiutato di fornirgli l’identità della fidanzata, con l’intenzione di chiamarla.
Ancora non del tutto chiara la natura dei suoi comportamenti. Da alcune conversazioni sembra che Barksdale abbia più volte invitato minorenni ad andare al cinema con lui, ma al momento non è possibile accertare con quali finalità. Contattato telefonicamente per un chiarimento da Gawker, l’uomo non avrebbe fornito alcuna risposta, replicando poi in un secondo momento via email e confermando il licenziamento.