Facebook, il social network più popolare del Web, compie un altro piccolo ma significativo passo per incrementare la sicurezza dei propri utenti. L’ultima novità, in questo senso, è stata annunciata poche ore fa e riguarda l’introduzione di una funzione che consentirà agli iscritti di bloccare gli accessi non desiderati al proprio account.
Il nuovo strumento consentirà infatti all’utente di avere sott’occhio diverse informazioni riguardanti i login effettuati, consentendo in tal modo di evitare che degli sconosciuti, entrati in qualche modo in possesso delle credenziali di accesso, entrino nel profilo utilizzandolo per scopi illeciti come l’invio di spam, virus o semplicemente per far danni modificando impostazioni e quant’altro.
La funzione introdotta è raggiungibile tramite il menu “Impostazioni Account” ed è in grado di fornire informazioni quali data e ora dei precedenti accessi, località approssimativa (ottenuta ovviamente tramite l’IP) da cui è stato effettuato il login, nonché il nome del browser e del sistema operativo usato durante l’accesso.
In base a tali dati l’utente potrà quindi farsi un quadro completo di quando e da dove è stato usato il proprio profilo, riuscendo ad avere una panoramica circa le attività su Facebook al fine di individuare quelle lecite, cioè quelle compiute in prima persona, da quelle illecite perpetrate da chi non è autorizzato.
In tal modo si dovrebbe evitare, o quantomeno minimizzare, il rischio dovuto ai tanti che, distrattamente, lasciano spesso attiva la sessione di navigazione a Facebook spuntando la voce “Resta collegato” al momento del login anche quando si accede da un computer di un amico, dall’ufficio o da qualsiasi macchina il cui uso è condiviso tra più persone.
In caso si notino accessi illeciti dovuti ad uno dei casi precedentemente citati, l’utente potrà quindi tranquillamente chiudere l’accesso effettuando un logout da remoto, in modo da mettere al riparo il proprio profilo da occhi indiscreti.
Possiamo dire quindi che la novità risulterà sicuramente gradita agli utenti che sono soliti accedere a Facebook dalle più svariate postazioni e che quindi risultano potenzialmente a rischio. A questi verrà data la possibilità di porre rimedio in maniera autonoma ad eventuali leggerezze aumentando così la sicurezza generale delle attività sul social network americano.