Un numero non precisato di utenti registrati su iTunes si è visto nei giorni scorsi addebitare acquisti mai effettuati di eBook per svariate centinaia di dollari. Non si tratta di un errore contabile, ma di un furto di password perpetrato dallo sviluppatore Thuat Nguyen al fine di acquistare, con i soldi degli altri, i suoi stessi prodotti (nel caso particolare si tratta di testi vietnamiti, piratati anch’essi) e intascarne i profitti.
Almeno questa era la situazione iniziale. Secondo quanto riportato da numerosi utenti inferociti, quelli che sembravano casi isolati riguardanti solo gli Stati Uniti e solo uno sviluppatore si sono estesi al di qua dell’Atlantico e su applicazioni sviluppate da numerose diverse società, il che farebbe sospettare che la falla risieda proprio nell’iTunes Store, con il rischio di un ulteriore allargamento.
Uno dei casi emblematici riguarda un utente britannico che pur non usando iPhone o iPod ha avuto la sfortuna di vedersi addebitate alcune centinaia di sterline su un vecchio account iTunes non utilizzato più da anni.
Tutti gli “iUtenti” devono obbligatoriamente (se ve lo diciamo così, magari poi lo fate veramente) cambiare la password e se non si effettuano acquisti cancellare i dati della propria carta dall’account. Doveroso anche un controllo sul proprio estratto conto, nello sfortunato caso il latte fosse già stato versato.
Fino a questo momento la risposta di Apple è stata quella, senza troppa fretta, di sospendere lo sviluppatore e rimuovere i suoi ebook dagli “scaffali”, anche Phillip Schiller in persona ha assicurato che è in corso un’indagine interna. Difficile dire se Cupertino, bontà sua, riterrà necessario fornire delle spiegazioni più dettagliate. È certamente impossibile che rivedano la politica alla luce dei fatti discutibile di richiedere un numero di carta di credito solo per avere un account sullo store.