Inizia oggi, e durerà fino al 18 marzo, la seconda edizione di Security Summit, ex Infosecurity, che si terrà a Milano e che verterà come al solito sul tema sempre più seguito, da profani e non, della sicurezza informatica.
L’evento organizzato da Clusit sarà ripetuto anche a Roma nei giorni 9 e 10 giugno 2010, e punterà principalmente su tre fattori chiave:
- Approccio formativo di notevole spessore;
- Relatori di alto livello;
- Visibilità per le aziende sponsor.
Tra gli esperti di rilievo internazionale spiccano i nomi di Mark Abene, Pascal Lointier e Sharon Conheady che faranno da chairmen alle sessioni plenarie tenute nella Sala Rubino: saranno trattati argomenti come l’evoluzione dei Sistemi di Intrusione, il cyber crimine nel 2009 e il futuro del social engineering.
Oltre al percorso basico, indirizzato a chi lavora col PC e suddiviso in tre sessioni da 105 minuti ciascuna, sarà possibile seguire dei percorsi professionali tecnici, legali o relativi alla gestione della sicurezza: ognuno di questi percorsi sarà composto da un numero variabile di talk e permetterà di ottenere crediti validi per le certificazioni CISSP, CSSP, CISA, CISM e altre.
Infatti, al pari dell’edizione passata si potranno ricevere crediti CPE (Continuing Professional Education) seguendo i percorsi professionali, gli atelier tecnologici oppure il percorso basico: verranno anche rilasciati Attestati di Partecipazione e Diplomi, in base all’evento seguito.
Uno spazio particolare sarà riservato ad Aziende e ad Associazioni specialistiche come AIP, AIPSA, AIPSI, ASIS Italia, OWASP Italia e altre: le prime esporranno i loro programmi durante atelier tecnologici dalla durata di 45 minuti, mentre le seconde costituiranno seminari tecnici di 90 minuti.
Oltre a questi interventi, tutti assolutamente gratuiti, sarà possibile assistere alla premiazione della migliore Tesi di Laurea sulla sicurezza dell’informazione, oppure seguire i lungometraggi e i documentari dedicati al tema dell’(in)sicurezza proposti dall’Hacking Film Festival.
L’anno scorso furono raggiunte le 2.000 presenze tra responsabili di sicurezza, esperti del settore, consulenti e utenti finali, senza contare i 140 relatori e docenti che presiedettero gli eventi programmati: se quest’anno i numeri saranno ancora più elevati vorrà dire che finalmente qualcosa si sta muovendo, e che effettivamente la sicurezza dell’informazione non è più considerata come un problema secondario o di poca rilevanza.