Per comprendere meglio le dinamiche che hanno consentito nei mesi scorsi ad alcuni hacker cinesi di violare i propri sistemi, Google sarebbe in procinto di stringere una partnership con la National Security Agency.
La collaborazione, che vedrebbe coinvolte due realtà di prim’ordine, è stata annunciata sulle pagine del quotidiano statunitense Washington Post.
Ovviamente, un così ingente spiegamento di risorse in nome della sicurezza online non poteva che suscitare alcune critiche in merito a presunte e potenziali violazioni della privacy, ma le forze in gioco parrebbero aver già sottoscritto i limiti entro i quali agire. Nessun dato sensibile relativo agli utenti verrà condiviso, il contenuto di nessuna casella email cadrà sotto l’attenzione di occhi indiscreti, così come per le cronologie di navigazione.
Secondo Google, trovare gli autori degli attacchi portati a termine lo scorso anno è impresa quasi impossibile, ma con l’aiuto della NSA saranno maggiori le probabilità di comprendere quali punti deboli sono stati sfruttati a tale scopo.
Siamo dunque di fronte ad un nuovo e forse decisivo colpo basso per il crimine online? Il popolo del Web deve gioire di notizie come questa oppure, al contrario, temerne le eventuali ripercussioni in materia di privacy?