Lo sviluppatore Nathan Freitas ha annunciato che è stato concluso con successo il porting dell’applicazione Tor (scritta in C) sulla piattaforma Android.
Tor, acronimo per The Onion Router, è un software free creato per consentire agli utenti Internet una navigazione anonima.
Il porting per Android è costituito dall’applicazione chiamata Orbot, che altro non è che un bundle dei binari di Tor, di un sistema di installazione e di un GUI che consente di avviare e stoppare il servizio.
Secondo Freitas le performance di questa versione scritta in codice C sono nettamente migliori del port Java-based esistente che gira in Dalvik. Questo si traduce in minore consumo di batteria e minor lag con Tor in background.
Inoltre grazie a Orbot gli utenti possono vedere i log e sfruttare un HTTP Proxy built-in.
Eventuali sviluppi futuri riguardano la possibilità di modificare il browser open-source Shadow dell’università di Cambridge affinché funzioni correttamente con Orbot HTTP Proxy.
Questo porting arriva dopo l’iniziativa di un gruppo di sviluppatori dell’università di Cambridge del Digital Technology Group (DTG) che crearono, nell’ambito di un summer camp, un porting Java-based.
Tuttavia all’epoca Jacob Appelbaum di Tor Project, si disse alquanto dubbioso circa l’effettiva efficacia del software e auspicò invece un porting diretto del codice C, ed è ciò che Freitas ha fatto.
Maggiori informazioni sul software sono disponibili sul blog di Freitas e in particolare nel post relativo al rilascio di Orbot.
Il codice disponibile attualmente su svn è ancora da considerarsi in fase di sviluppo.
Tuttavia Freitas ha detto che a breve verrà fatto un rilascio pubblico su Android App Market. Nell’attesa chi volesse può scaricare i sorgenti e collaborare.
Orbot è rilasciato sotto licenza Tor License.