Le piccole e medie imprese sono tra i bersagli preferiti della criminalità informatica: il rapporto annuale Symantec registra una situazione di crescente minaccia per la loro sicurezza aziendale.
Nel 2012 gli attacchi mirati sono aumentati del 42% rispetto, un terzo dei quali rivolti ad aziende con meno di 250 dipendenti.
=> Leggi di più sulla sicurezza informatica
L’Italia è quinta per presenza di botnet, reti di computer infettati e controllati da remoto.
I target principali, più dei dirigenti, sono i professionisti (27%) che hanno accesso ai dati sulla proprietà intellettuale e chi lavora nel ramo commerciale (24%).
I criminali informatici cercano di rubare alle aziende informazioni bancarie, dati dei clienti e sulla proprietà intellettuale avendo successo soprattutto dove minore è il livello di difesa informatica.
=> Scopri il Piano strategico europeo contro il cybercrime
Le PMI sono state infatti oggetto di strategie di watering hole per poter colpire le imprese più grandi. In questo caso vengono compromessi blog aziendali e siti web di PMI , per arrivare alle aziende più grosse sfruttando le falle IT (si sfrutta la debolezza di un’azienda minore per aggirare le protezioni di un’impresa di maggiori dimensioni).
Per maggiori informazioni letti il Rapporto Symantec