In casa Microsoft la lotta alla contraffazione è una priorità , come dimostra la campagna “Play It Safe 2013“, sui rischi dell’utilizzo di software contraffatto, che brucia miliardi a consumatori e aziende in tutto il mondo.
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Le aziende sono ancora convinte che l’utilizzo di software privo di licenza possa apportare un risparmio, ma non considerano che in questo modo aumentano le possibilità di attacco malware: eventualità che si presenta per il 30% delle aziende.
Le cifre sono impressionanti: 1,5 miliardi di ore e 22 miliardi di dollari per le attività di identificazione, riparazione e ripristino, e 114 miliardi di dollari complessivi per la gestione dell'impatto di un attacco informatico dovuto a malware.
Il tasso di pirateria in Italia è del 48%, con una perdita per l’industria pari a 1.398 milioni di euro.
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Da rilevazioni IDC emerge una certa mancanza di consapevolezza sulle conseguenze dell’utilizzo di software contraffatto: il 38% dei responsabili IT riconosce di utilizzare prrogrammi non sicuri, mentre il 57% dei lavoratori ammette candidamente di installare software personali nei computer di proprietà dell’azienda.
Di contro, il 65% dei responsabili IT concorda che i software installati dagli utenti aumentano i rischi per la sicurezza dell’azienda e negli uffici, e che solo il 30% delle macchine non ha creato problemi dopo l’installazione di software contraffatto.
Microsoft lavora da anni a stretto contatto con le aziende italiane per sensibilizzarle sui rischi dell'utilizzo del software contraffatto, mette a disposizione strumenti e promuove l’uso sicuro di software fruibile in modalità licenza o cloud.
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Per tenersi aggiornati, Microsoft invita a visitare il sito microsoft.com/security e microsoft.com/italy/antipiracy per verificare che i software di cui si dispone in azienda siano autentici e che il proprio computer non sia infettato.