Banda Larga: AgCom, in Italia servono le NGN

di Filippo Vendrame

Pubblicato 3 Maggio 2012
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:55

logo PMI+ logo PMI+

Corrado Calabrò ha lasciato la presidenza dell’AgCom alla scadenza naturale del suo mandato, e nella relazione conclusiva del suo lavoro presso l’Autority ha evidenziato le lacune digitali in Italia: urge la realizzazione delle NGN, le reti di nuova generazione in fibra ottica, visto se nel nostro Paese lo sviluppo delle nuove tecnologie è troppo indietro rispetto agli altri Stati Europei. Siamo in ritardo su tutto, sia negli accessi a Internet che nell’offerta a banda larga e anche nel settore dell’e-Commerce.

Ritardi, che se calcolati dal punto di vista economico, costano al nostro Paese addirittura l’1,5% di PIL.

Corrado Calabrò ha ribadito come, con la crescente diffusione dei nuovi servizi basati su Internet e con il boom della telefonia mobile, è quanto mai urgente realizzare una nuova infrastruttura di rete che possa fare da perno a tutti i futuri servizi TLC.

E’ quanto mai necessario lavorare sui punti inclusi nella nuova Agenda Digitale Italiana, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo delle nuove infrastrutture di rete e non solo.

Per Corrado Calabrò gli Italiani non hanno ancora capito l’importanza delle opportunità  che la banda larga può offrire allo sviluppo di un Paese moderno come dovrebbe essere l’Italia. E’ necessario dunque stimolare l’alfabetizzazione informatica per spiegare agli italiani tutti i vantaggi che possono portare le nuove tecnologie.

Internet e la New Economy possono dunque rappresentare non solo una nuova opportunità , ma una vera e propria rivoluzione in grado di cambiare il nostro modo di comunicare e lavorare, ma perché accada ciò, è necessario che in Italia si investa seriamente in questi settori.