L’AgCom ha pubblicato i dati dell’Osservatorio Trimestrale sulle Telecomunicazioni che mettono nero su bianco la situazione delle TLC in Italia: dal documento emerge la conferma che gli Italiani preferiscono di gran lunga la rete mobile a quella fissa e che c’è una grande richiesta di connettività sia di quella classica (ADSL) che di quella su Mobile.
Nell’ultimo trimestre 2011, gli accessi alla rete fissa sono calati di 400mila linee rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il risultato è ancor più preoccupante, in quanto frutto della compensazione tra il calo di Telecom Italia (-700mila linee) e la crescita delle linee degli operatori alternativi (+300 mila linee).
Telecom Italia vede così calare la sua quota di mercato che ad oggi è appena sotto il 70%, mentre salgono Vodafone Italia e Wind rispettivamente di un + 0,7% e di un + 1,1%. Con questa crescita inoltre, Vodafone diventa stabilmente il terzo operatore di rete fissa italiano.
Per quanto riguarda gli accessi diretti alla rete fissa, se confrontiamo i soli dati degli operatori alternativi, troviamo al primo posto Wind e a seguire Vodafone, Fastweb e Tiscali.
Capitolo banda larga.
In Italia negli ultimi mesi c’è stato un buon livello di crescita con un + 400 mila linee. Per quanto riguarda le quote di mercato, troviamo in testa Telecom Italia con il 53,2% anche se in leggero calo. Cresce anche la velocità di accesso. Ora il minimo di 2Mbit è presente nel 86,5% delle connessioni.
Boom delle reti mobili. Su base annua, continua infatti la crescita delle sim: 2,6 milioni contro 1,7 milioni del 2010. Tuttavia c’è da specificare che questo imponente aumento è prevalentemente ad appannaggio delle SIM abbonamento che stanno crescendo molto. Per quanto riguarda le quote di mercato, abbiamo Telecom Italia (TIM) con il 34,2%, a seguire Vodafone con il 33,8%, Wind con il 22% e 3 Italia con il 10%.
Altro dato impressionante, la crescita della banda larga mobile. Nell’ultimo trimestre del 2011, le SIM che hanno effettuato traffico dati hanno superato i 19 milioni.
In buona salute anche gli operatori mobili virtuali (+600 mila negli ultimi dodici mesi).