Una delle vecchie cattive abitudini su Internet è scaricare online illegalmente prodotti che invece sarebbero a pagamento. Chi scrive ha trattato l’argomento P2P per così tanto tempo da sapere bene che a generalizzare su questo campo si rischia di fare della morale, anche quando la situazione è decisamente più complessa; resta comunque una cattiva abitudine, non solo a livello legale (!) ma anche per la sicurezza dei nostri sistemi informatici. Sì, perché certi siti (o pratiche) non sono a rischio 0 per quanto riguarda i malware.
Se poi, invece che un prodotto per il nostro Pc, stiamo scaricando un software per smartphone il rischio è quello di dover correre quanto a prima a ricaricare la scheda prepagata, fraudolentemente prosciugata da qualche virus nascosto.
Questo è quanto è successo, ad esempio, ai poveri utenti Android che hanno provato ad “acquisire” l’applicazione Steamy Windows da un “market” diverso da quello ufficiale. Risultato? Sistema compromesso dal trojan Android.Pjapps con conseguenti SMS inviati di nascosto e conti telefonici che non tornavano più.
Per una volta i tecnici di Google avranno fatto spallucce: non era un problema che riguardava gli utenti “virtuosi”… Più interessati si sono rivelati alla Symantec, che del virus sono stati gli scopritori.