iPhone-mania, le ragioni di una scelta

di Vincenzo Zeffiri

Pubblicato 14 Luglio 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:56

A pochi giorni dal gran giorno, l’iPhone Day, cerchiamo di capire se davvero si tradurrà  in successo consolidato il grande fermento che ha accompagnato nelle ultime settimane – tra promesse ed esagerazioni, fra dubbi e polemiche – l’arrivo sul mercato di un dispositivo che è stato capace di diventare un fenomeno, che dilaga su Internet ormai da mesi.

L'attenzione per questo terminale – che si preannuncia portatore di grandi innovazioni – è sempre crescente e interessa sempre più campi. A tal proposito sarebbe interessante capire quanto di questo fenomeno può effettivamente dipendere da un rivoluzione sostanziale del mondo tecnologico e quanto invece non si tratta di un eclatante esempio di moda tech del momento.

E' innegabile che il nuovo prototipo di casa Apple abbia un suo fascino e faccia gola a tutti i fan della tecnologia futuristica. E' impressionante, tuttavia, come il mercato generale si sia fatto prendere da una febbre generale di produzione di kit, accessori, tool, programmi applicativi e ogni sorta di diavoleria che aumenti le potenzialità  del già  ben dotato iPhone o ne esalti le qualità .

Tanto per dare un'occhiata ai più “sorprendenti” si guardi la custodia griffata Louis Vuitton nei suoi quattro modelli per soddisfare tutti i gusti , il kit screen cleaner per mantenere pulito lo schermo dalle inevitabili impronte, l'aquapac per permettere di usare l'iPhone anche sott'acqua senza nulla perdere dell'interfaccia touch e della connettività  wireless e infine la piastra per caricare le batterie che va sotto il nome di wildcharge.

Il dubbio allora nasce spontaneo: quanto dell'iPhone-mania rischia di essere solo una moda dal momento e quanto invece c'è di veramente innovativo e promettendo nel gioiellino di casa Apple? Già  a lungo si è parlato nel nostro blog delle tariffe che i gestori telefonici propongono in Italia e della reale utilità  che di questo prototipo di tecnologia futuristica. E' dall'accostamento di questi due temi che scaturisce una riflessione più approfondita sulle potenzialità  dell'iPhone e sui cambiamenti che può apportare nel mondo aziendale.

Probabilmente si è davvero di fronte a un apparecchio che gestisce magnificamente la convergenza delle tecnologie per sistemi mobili attualmente presenti, sia pur con qualche pecca, ma tutte le sue potenzialità  erano già  offerte da dispositivi precedentemente esistenti.

Sicuramente un modello con un design talmente interessante può dare l'impressione di avere in sé la chiave per la prossima generazione di tecnologia mobile. Da un certo punto di vista si può essere in sintonia con questa previsione: è certo che le dimensioni ultra compatte, lo schermo multi-touch e la grande propensione alla multimedialità  sono caratteristiche particolarmente significative da tenere in grande considerazione per un successo commerciale.

A livello aziendale, però, tutte queste peculiarità , da sole, non sono sufficienti a decretare un miglioramento dei processi. Questo non significa che l'iPhone 3G sia solo un dispositivo di tendenza destinato ad attrarre incauti acquirenti abbagliati dalle sue numerose stravaganze tecnologiche. Il vero punto di svolta che, con ogni probabilità , si ha davanti va ricercato proprio nella grande mobilitazione del mercato circostante.

La forza dell'iPhone è la possibilità  di poter sposare tecnologie elettroniche e informatiche da tempo tenute allo scuro dei laboratori di ricerca. E' interessante, ad esempio, considerare le possibilità  offerte da software aggiuntivi che ne permettono l'utilizzo anche come strumento di social networking.

Molte altri dispositivi, in fase di progettazione o di perfezionamento, estenderanno ulteriormente le prospettive che iPhone sta concretizzando, dando nuovo vigore al mercato del mobile dopo diversi anni di sostanziale stallo.

Se proprio si devono fare delle considerazioni di merito sul protagonista attuale dei rumors del mondo tecnologico, si deve allora considerare un panorama più ampio di valutazione, con apertura a quelli che potrebbero essere gli sviluppi futuri di un cosi grande potenziale di innovazione.