Il GSM Mobile World Congress di Barcellona ha da poco chiuso i battenti ma le novità che ha messo in mostra hanno ancora molto da dire sul futuro della telefonia mobile, in particolare per quanto riguarda l’ambito aziendale.
Alcune le abbiamo già viste, anche se ci siamo concentrati soprattutto sui prodotti offerti. Ma si è parlato anche d’altro.
Già , perché il trend è prevedibilmente quello di offrire infrastrutture sempre più potenti, in grado di veicolare servizi avanzati, finora esclusivo appannaggio di postazioni di lavoro fisse. Vediamo qualcosa in più.
Infrastrutture di Rete
Non può esserci progresso senza una solida ossatura di base. Il futuro, in questo caso, ha un nome facile da ricordare: LTE, ovvero Long Term Evolution. Si tratta dell’ultima incarnazione degli standard di rete mobile nati nel 1980 con il TACS. Dimenticate l’UMTS, che ancor prima di essere arrivato a 10 anni di attività è già pronto alla pensione. E dimenticate anche l’HSDPA, che rischia di rivelarsi una vera e propria meteora. L’LTE garantirà presto una velocità di 100 Mbit/s: una banda sufficientemente ampia per fare su qualsiasi dispositivo mobile quello che adesso facciamo dal nostro PC Desktop.
Piattaforme software
Ne avevamo già parlato, ma è meglio ribadirlo: qui il protagonista assoluto sembra essere uno solo, Google Android. Una piattaforma Open Source, potenzialmente compatibile con tutti gli handheld indipendentemente da marca e tipologia, che dovrebbe fornire da fondamente per lo sviluppo (e l’utilizzo) di servizi avanzati. Gli esperimenti finora svelati a Barcellona sono sembrati un buon inizio: Gmail, Google Map e un browser semplificato che – per fortuna – non ha nulla a che fare con i tristi esemplari WAP, che hanno avuto l’insuccesso che meritavano.
Servizi
Con queste premesse non resta che attendere lo sviluppo di servizi all’altezza, preferibilmente con una vivacità e un interesse maggiore di quello che ha accolto la succitata Era WAP. Tuttavia, ancora prima che la partita entri nel vivo, possiamo già azzardare un pronostico favorevole. Basta guardare i soggetti – finora – coinvolti nel progetto Android: eBay (largo all’e-commerce), China Mobile (l’operatore mobile più grande del mondo), Ntt Do.Co.Mo. (da sempre all’avanguardia per i servizi mobili, basti pensare al suo I-Mode), nVidia e Telecom Italia. Il che fa sperare che non dovremmo attendere molto per vedere qualcosa anche qui da noi.