Sony Ericsson: con Xperia X1 lascia Symbian e abbraccia Windows Mobile

di Marco Mattioli

Pubblicato 21 Febbraio 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:56

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Al Mobile World Congress di Barcellona sono state presentate numerose novità  nell’ambito della telefonia mobile e dei computer palmari, a conferma di come questo segmento stia diventando sempre più importante, anche nelle attività  aziendali.

Tra tutte mi ha fatto riflettere la presentazione di un prossimo modello di punta di Sony Ericsson, l’XPERIA X1. Si tratta infatti del suo primo progetto basato su Windows Mobile di Microsoft e potrebbe aiutarne la diffusione in ambiti sinora dominati da Nokia con Symbian.

Balzano subito all’occhio due caratteristiche essenziali: lo schermo sensibile al tocco (da 3″ e con risoluzione VGA) e la tastiera QWERTY scorrevole integrata. Rispetto a quest’ultima, Sony Ericsson ci aveva abituati a soluzione ibride, che in termini di ergonomia non avevano mai convinto più di tanto. Una soluzione simile a quella utilizzata da HTC con il TyTN sembra invece essere più convincente ed affidabile.

L’interfaccia utente è stata ridisegnata per muoversi tra le applicazioni in modo semplice e rapido, con il semplice tocco di un dito, a partire dalla finestra principale, che può essere personalizzata. E non può non venire in mente un vago richiamo all’iPhone.

Il network risulta di alto livello, grazie alla compatibilità  con il protocollo HSUPA, che permette di raggiungere in upload la velocità  massima teorica di 5,76 Mbit/s. E ciò mi pare possa risultare particolarmente interessante per coloro che per motivi di lavoro debbano inviare moli di dati consistenti.

Dimensioni e peso si mantengono su valori accettabili: 110 x 17 x 53 mm per 145 grammi. Con i suoi 400 MB complessivi, la dotazione di memoria è generosa e più che sufficiente per svolgere ogni tipo di attività  mobile. Utile la presenza di un ricevitore radio FM e di un modulo aGPS per la navigazione satellitare.

Le prime unità  dovrebbero essere disponibili verso la seconda metà  del 2008 ed occorrerà  valutarne il prezzo per stabilire se il suo impatto sul mondo affari possa essere effettivamente positivo.

Che riesca a diventare il nuovo “must” per i professionisti e la clientela business, uno strumento valido per affiancarli durante il proprio lavoro?