Era chiaro che sarebbe stata solo una questione di tempo prima che il via libera normativo all’integrazione fisso-mobile contagiasse il mercato delle soluzioni business.
Dopo essere entrata nelle case degli italiani ora tocca a imprese, uffici e studi professionali essere al centro del mercato, target ideale per le nuove soluzioni che promettono di semplificare la gestione delle chiamate, razionalizzare la spesa e ottimizzare i costi.
Telefonia fissa e mobile in un’unica soluzione, quindi. Come a dire: una nuova declinazione del concetto di business in mobilità . Ma sarà davvero la svolta del mercato delle telecomunicazioni?
Il primo operatore ad aver lanciato una soluzione semplice e convergente per le PMI è stato Vodafone, con la sua offerta InOffice.
In pratica, sulla scia di Casa Libera (la formula “double play” dedicata ai privati), il gestore mobile ha annunciato sul mercato l’arrivo del numero unico anche per le aziende e l’ufficio, prima di una nutrita serie di soluzioni e servizi ad hoc via radio e DSL- secondo i progetti di Vodafone – studiati per le imprese.
Disponibile entro fine mese, la soluzione unica consentirà di gestire tutte le chiamate in entrata e in uscita indoor e outdoor attraverso il medesimo apparecchio.
Pensata per i liberi professionisti e le piccole e medie imprese, InOffice consente di portare il proprio numero fisso sul cellulare (indipendentemente dal modello o dalla tecnologia del terminale), per poter disporre di un solo telefono – e un solo operatore – anche fuori ufficio.
A seconda della copertura, le tariffe rimangono invariate: in ufficio si paga come una normale chiamata su linea fissa mentre in mobilità come una chiamata cellulare. In virtù della garanzia di piena convergenza, infine, migreranno sul cellulare anche i tradizionali servizi di avviso o trasferimento di chiamata, trasfesegreteria telefonica e conference call.
Il lancio di InOffice promette di aprire le porte di un nuovo mercato, alimentando la libera competizione e la qualità dei servizi. Non ci resta che aspettare le controfferte dei competitor, primo fra tutti Telecom Italia.
L’ex monopolista per il momento sta puntando molto sulla soluzione “Unica“, che può adattarsi tanto agli ambienti residenziali che business: l’offerta prevede una rosa di servizi “quadruple play”, che oltre a voce su rete fissa e mobile comprende anche Internet e IPTV, con accesso ai contenuti di Alice Home Tv.
In questo caso restano i due numeri separati per le chiamte indoor e outdoor ma validi per un solo telefono cellulare/cordless (per ora solo il Nokia E65), che distingue le chiamate le indirizza rispettivamente su rete wi-fi o su rete Umts.
Tutto questo mentre anche Tiscali si lancia in questo mercato, proponendo HomeZone, offerta a privati e aziende stanchi di dover ricorrere ad una doppia linea e pagare una doppia bolletta per le proprie comunicazioni telefoniche.
La convergenza dunque è arrivata e promette di conquistare ampie fasce di utenza, grazie a soluzioni pratiche e relativamente economiche. La tecnologia è d’avanguardia, certo, ma bisogna capire se il mercato è maturo per questo passaggio.
Di certo, gli ambienti business di dimensioni medio-piccole sono il target ideale per le soluzioni voce integrate, perché realmente snelliscono le procedure e limitano gli sprerchi tariffari.
Oltrettutto, la graduale migrazione di tutti i più appetibili servizi (dal traffico voce alla TV) su protocollo Internet non può che alimentare la fiducia nei confronti del nuovo mercato integrato.