Rootkit di nuova generazione in arrivo: obiettivi i nostri cellulari! Questo è il messaggio che dei ricercatori proveranno a dimostrare il prossimo mese nella conferenza Defcon hacking a Las Vegas.
La prova che porteranno con sé è un malware da loro stessi prodotto e dagli effetti potenzialmente devastanti. Una volta installato su Android, l’OS di casa Google basato su Linux, all’attaccante basterà una telefonata o un SMS per assumere il controllo del nostro telefonino.
I rootkit sono certamente tra i malware più insidiosi; questo in particolare si dovrebbe insediare all’interno del kernel, rendendo difficilissima la localizzazione, concedendo al cracker il controllo totale del nostro apparecchio.
Ad ogni modo, va detto come un programma del genere per installarsi debba avere i permessi di root. Per infettare un sistema Android è necessario che sia l’utente a consentirne l’installazione sul proprio dispositivo.
Fra l’altro gli sforzi per la sicurezza in Android sono andati proprio nella direzione di rendere più difficile all’utente l’accesso al kernel. Per quello che ci è dato sapere al momento, dunque, il pericolo sembra più teorico che reale.