Google Trends è il miglior amico degli hacker

di Fabrizio Sinopoli

Pubblicato 7 Ottobre 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:49

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Secondo uno studio effettuato da Webroot, società che lavora nell’ambito della sicurezza del mondo IT, e come ripreso anche da WebNews, siamo di fronte ad una evoluzione nelle abitudini e nell’atteggiamento degli hacker.

Questi infatti sfruttano i risultati forniti da Google Trends per raccogliere informazioni utili per creare siti fasulli e raccogliere dati personali dell’ignaro utente.

Per chi non lo conoscesse, Google Trends permette di verificare quali sono le informazioni più ricercate dagli utenti su Google. Si possono così stilare classifiche delle chiavi di ricerca inserite maggiormente nel motore di Big G.

A questo punto è semplice capire come vengano utilizzate queste informazioni dagli hacker. Vengono creati dei siti fasulli, cercando di crearli con keyword correlate alle chiavi maggiormente ricercate, proprio in base alle ricerche fatte su Google Trends.

All’interno di questi siti spesso vengono inseriti i link ai video più ricercati, per la cui visione l’utente è invitato a scaricare un codec, che in realtà risulta essere software maligno in grado di raccogliere informazioni personali dell’utente.

La tendenza ad inserire del malware nei link dei video non è una novità, al contrario invece di questa nuova tendenza di sfruttare per scopi illeciti i dati forniti da Google Trends.

Leggendo questa notizia, mi viene in mente quanto letto nel libro di Kevin Mitnick, di cui ho parlato in precedenza: questo (nuovo) atteggiamento ricalca proprio l’identikit dell’ingegnere sociale, pronto a sfruttare le debolezze e le abitudini quotidiane di un individuo per raccogliere utili informazioni.