Continuiamo con le interviste ai responsabili della sicurezza delle principali aziende italiane di sicurezza e consulenza sul tema “offerte di lavoro”. Dopo Raoul Savastano di Ernst & Young ora è la volta di Feliciano Intini, Chief Security Advisor di Microsoft Italia e protagonista multimediale dei videoclip sulla sicurezza di bigM.
Abbiamo chiesto a Feliciano Intini i segreti per candidarsi con successo in Microsoft Italia.
Ciao Feliciano e grazie di essere di nuovo con noi. Ci sono opportunità professionali in Microsoft per chi lavora (o intende lavorare) in ambito ICT Security? Se sì che consigli dai a chi vuole diventare il prossimo Feliciano Intini (Feliciano Intini 2.0)?
Ciao Manlio, grazie a voi, rieccoci! Beh, con un pizzico di modestia ti direi che diventare il Feliciano Intini 2.0 è un tantino impegnativo… 😉 ma in verità solo per la particolarissima combinazione di ruoli che ricopro, che mi danno la possibilità di impegnarmi sul tema sicurezza davvero a tempo pieno e da più punti di vista, sia da quello strategico che da quello del supporto ai clienti, quindi molto concreto e operativo. Chi sente e dimostra di avere il sacro fuoco della Security nelle vene è privilegiato per la selezione in ambito ICT Security, ma non è una condizione davvero vincolante, perché deve essere accompagnata da una passione molto allargata a tutta la tecnologia. Pur non avendo personalmente la visibilità diretta delle attuali opportunità, invito comunque a sottoporre le proprie candidature perché da noi il processo di selezione è costante.
Come è l’ambiente di lavoro in Microsoft? Nel 2006 eravate al primo posto nella classifica the best place to work in Italia, nel 2007 al secondo posto, nel 2008 al terzo. Che succede?
Forse non sono la persona migliore a cui fare questa domanda: quest’anno compirò i miei primi 10 anni in Microsoft, e quindi evidentemente adoro la magica combinazione che si crea in Microsoft Italia, un approccio multinazionale di un’azienda che crede nell’innovazione tecnologica come sua missione naturale e che conta sui talenti delle persone per raggiungere traguardi sempre più ambiziosi, arricchito dalla creatività e giovialità tipica di noi italiani… Per la classifica, è vero…, mi hanno detto che abbiamo perso ai rigori…:-):-)… e che si preferisce puntare alla scalata di un’altra classifica: “best place to play”, è meglio no? 😉
Chi naviga con Firefox e manda email con Thunderbird può candidarsi o e meglio che cerchi altrove?
In realtà cerchiamo preferenzialmente proprio quelli,…ovviamente per vivisezionarli in laboratorio, debuggarli e riprogrammarli… 😉
Quali sono le caratteristiche personali e professionali richieste per lavorare in Microsoft?
Passione smodata per la tecnologia (stare al passo con tutto quello che realizziamo è un’impresa impossibile), voglia e impegno all’apprendimento costante (l’unico modo per sopravvivere rispetto al punto precedente), professionalità sia nelle relazioni interne che con i clienti (è una multinazionale dall’organizzazione abbastanza complessa, che lavora con tante aziende davvero importanti).
Nell’ambito della ICT Security quali sono i profili di carriera previsti?
Di fatto corrispondono in buona parte con i profili che hanno una componente tecnica, che sono (nell’ordine di intervento sul ciclo IT): gli “evangelisti” di prodotto/tecnologia, la prevendita tecnica, la progettazione di soluzioni, il supporto tecnico per l’ottimizzazione delle soluzioni e quello per la risoluzione dei problemi. Come ho cercato di dimostrare con il mio personale Microsoft Security Portal, di tecnologie/soluzioni e prodotti in ambito security ora c’è davvero una vasta scelta, ed è una bella sfida governarli tutti in termini di competenze
Microsoft investe nella formazione e crescita professionale dei suoi dipendenti e collaboratori?
Tantissimo e offrendola con un insieme di modalità diverse: oltre ai classici corsi in aula (in giro per le varie sedi europee), c’è un evento annuale di aggiornamento tecnico a Redmond, corsi di tipo self-study online e off-line, podcast, oltre a un’Intranet sterminata per chi desidera il fai da te…
È possibile fare esperienze anche all’estero?
Assolutamente sì! Per alcuni profili può anche essere la norma per interi periodi, se il candidato si rende disponibile a viaggiare spesso o a trascorrere del tempo all’estero.
Ma davvero non fate altro che pensare a quel che combina Google?
Sinceramente, a giudicare da come si siano dati da fare durante il nostro tentativo di fusione con Yahoo, ho avuto l’impressione che siano a loro a essere preoccupati del nostro recupero… ;-)… personalmente credo che sia molto istruttivo per Microsoft una volta tanto non essere la prima della classe… aiuta a non adagiarsi sugli allori e a tirar fuori le energie e il carattere migliori… (ho fatto anche la rima…:-))
Grazie Feliciano
Grazie a voi
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